il fatto

Teramo, non vogliono farsi identificare: fermati 6 migranti

Arrivati da Reggio Calabria dopo lo sbarco, si sono ribellati in Questura e ora sono in stato di fermo. Gli altri 19 sono stati registrati e sistemati in un residence a Roseto degli Abruzzi

ROSETO DEGLI ABRUZZI. Sono arrivati in provincia di Teramo 25 dei 745 migranti sbarcati nel porto di Reggio Calabria. Si tratta profughi di varie nazionalità in gran parte provenienti dell'area sub sahariana soccorsi dalla nave "Vega" della Marina militare. Sono tutti uomini quelli destinati alla provincia di Teramo, in particolare, al residence Felicioni di Roseto. Qui però ieri pomeriggio sono arrivati solo 19 dei 25 stranieri.

I 25 migranti smistati all’Aquila e destinati a Roseto sono arrivati alla questura di Teramo, per i dovuti controlli, ieri mattina. Come prevedono precise norme i migranti vanno controllati, vanno prese loro le impronte digitali e vanno fotosegnalati. Operazioni svolte dal personale della questura assistito da interpreti di lingua inglese, francese e araba. Infatti gli uomini provengono a Nigeria, Sudan e Senegal.

Ma mentre le operazioni di identificazione, per quanto lunghe, sono procedute tranquillamente per 19 stranieri, sei di questi hanno dato in escandescenze. Non c’è stato verso di convincerli a dare le impronte digitali e a far fare la fotografia. I poliziotti, con l’ausilio degli interpreti, le hanno tentate tutte: alla fine i sei migranti hanno avuto anche una reazione violenta. A questo punto sono stati fermati e rinchiusi nelle celle di sicurezza della questura. Stamattina saranno sottoposti a processo per direttissima: per loro l’accusa è di resistenza a pubblico ufficiale, tentate lesioni personale e rifiuto di sottoporsi a rilievi dattiloscopici. Probabilmente oggi si tenterà di capire perchè erano tanto restii a farsi identificare. Il timore, non espresso, è che possano essere malviventi o ancor peggio terroristi islamici infiltrati fra innocui migranti. Tutte queste ovviamente sono solo supposizioni, che andranno confermate stamattina davanti al giudice. Intanto gli altri 19 africani ieri pomeriggio sono arrivati al residence Felicioni di Roseto.

Il nuovo invio di migranti rischia di suscitare nuove polemiche, visto che ormai l’edificio è strapieno di extracomunitari. In più proprio qualche giorno fa si è verificato un caso di tubercolosi: l’ospite del residence, trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Giulianova, è stato poi trasferito nel reparto malattie infettive dell’ospedale di Pescara. Il caso ha suscitato l’immediata reazione dei rappresentanti della Destra sociale e del Fronte nazionale, che chiedono più controlli sui migranti, anche a tutela della popolazione locale.

Il tema dell’accoglienza agli aspiranti profughi – si tratta di persone in attesa di definizione delle procedure di protezione internazionale, in pratica richiedenti asilo – ha animato molto anche la recente campagna elettorale: con diverse e sostanziali sfumature tutti i candidati sindaco sostenevano che Roseto già ospita un numero sufficiente di migranti per le sue capacità e dimensioni. (a.f.)

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