Teramo, perdono la potestà perché la figlia ha i pidocchi

Storia di degrado e solitudine consumata in un alloggio popolare di Teramo: sospesa (e non revocata) la potestà ai genitori indagati per maltrattamenti e abbandono della figlia 16enne
TERAMO. Era un provvedimento ipotizzabile vista la delicatezza del caso, ma la sospensione della potestà genitoriale segna un primo punto fermo nella vicenda della ragazzina teramana di 16 anni trovata sporca e con i capelli pieni di pidocchi nella casa in cui abitava con la madre.
Così ha disposto il tribunale dei minori dell’Aquila dopo che la giovane ha lasciato l’ospedale Mazzini per essere ospitata in una struttura protetta. Si tratta di una sospensione, e non di una revoca, decisa in attesa che si concludano le due indagini aperte sul caso. C’è quella avviata dalla procura teramana in cui madre e padre sono stati iscritti per maltrattamenti e abbandono (per ora nel fascicolo ci sono solo questi due nomi) e c’è quella della procura dei minori. Nei giorni scorsi i carabinieri hanno concluso le indagini (dopo aver sentito anche i servizi sociali) rimettendo il rapporto sul tavolo del magistrato.
Fin qui i tecnicismi giuridici di una storia di degrado e solitudine consumata in un alloggio popolare di Teramo. In quella casa la ragazzina abitava con la madre disoccupata e da quella casa nelle ultime settimane di luglio nessuna l’aveva vista più uscire. Ed è stato proprio questo suo essere diventata invisibile a far scattare l’allarme di alcuni vicini che si sono rivolti ai carabinieri per capire quello che stava succedendo in quell’abitazione: la segnalazione arrivata all’Arma era di una persona segregata in casa.
Così i militari della compagnia, agli ordini del maggiore Riziero Asci, hanno immediatamente avviato i controlli. E sono stati proprio i carabinieri a fare la sconvolgente scoperta: quando sono entrati nella casa hanno trovato la ragazzina sporca e con i capelli pieni di pidocchi ormai diventati una matassa informe. Sono stati loro a dare l’allarme e chiamare l’ambulanza del 118. La ragazzina è stata portata in ospedale e ricoverata.
Una situazione, quella di difficoltà della famiglia della sedicenne, già conosciuta all’amministrazione comunale e ai servizi sociali. (d.p.)
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