Tessere ai morti, il partito nega

La difesa: «Sono liste vecchie». Ma sull'elenco si legge: iscritti del 2011

TERAMO. Il partito nega di aver tesserato i morti. La notizia pubblicata ieri dal Centro ha subito innescato la reazione del Pdl teramano.  «Elenco iscritti 2011» è la frase che spicca in grassetto in cima alla lista dei tesserati di Campli al Pdl. Seguono 600 nomi tra i quali compaiono anche persone scomparse, nelle parti dell'elenco in cui i cognomi cominciano con le lettere B, D e T. Sulla base di questo elenco - utilizzato a Campli da esponenti del partito, per contattare gli iscritti da invitare al congresso della sfida fra il senatore Paolo Tancredi e l'assessore regionale Paolo Gatti, che appoggia il candidato Emiliano Di Matteo - è stato scritto l'articolo che solleva dubbi sui tesseramenti. Ma il partito si difende.  Il primo a parlare con la redazione del Centro è stato, ieri mattina, Federico Agostinelli, consigliere di minoranza a Campli che, in sintesi, afferma: «La notizia si riferisce ad elenchi del 2010 quando il camplese B. era ancora in vita». Agostinelli però non va oltre. Ricontattato per telefono più tardi, dice che a parlare dev'essere il capogruppo consiliare del Pdl di Campli, Antonio Francioni, candidato al congresso nella lista di Tancredi. Siamo a metà mattinata. In quel momento il coordinatore uscente del partito, Tancredi, sta intervendo al congresso e parla anche della notizia delle tessere ai morti: «Gli iscritti del nostro partito sono persone di qualità superiore ma muoiono anche loro», dice. E cita il nome di un tesserato camplese. Secondo il senatore si tratta di «un'allusione infame che mira a danneggiare il partito». La sua verità è che l'iscritto camplese, dopo aver rinnovato la tessera del Pdl nel 2010 «è morto meno di un anno fa e non ha potuto riprenderla nel 2011». Poi lo sfogo finale: «Si è passato il segno», afferma, «ai nostri iscritti che oggi hanno letto quel giornale dobbiamo dire come stanno davvero le cose». Tancredi però non fa alcun riferimento alla frase che appare in cima all'elenco che specifica «Iscritti del 2011». Ma più tardi registriamo anche la replica del capogruppo Francioni che dice: «Penso che sia una notizia che non ha fondamento. Nel caso di B., morto ad aprile del 2011, il tesserato è il figlio. Sulla lista che abbiamo noi il nome del padre non compare».  Nell'elenco in nostro possesso che, secondo il frontespizio, è quello aggiornato, ci sono però entrambi i nomi. Ma chiediamo al capogruppo Francioni se a lui risultano anche altri morti tesserati al Pdl di Campli: «Io mi interesso della zona di sotto di Campli, non so cosa sia accaduto in altre zone». Ultima domanda: «Può mandarci per posta elettronica l'elenco in suo possesso?». Francioni risponde: «Sì, glielo mando entro stasera (ieri, ndr)». Ma non arriva nulla.

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