Torrieri, archeologo in missione nel deserto dell’Iran

TERAMO. Un archeologo teramano nel “Deserto dei tartari” raccontato dalla penna di Dino Buzzati. C'è anche un professionista teramano, Vincenzo Torrieri (nella foto), funzionario della Soprintendenza...

TERAMO. Un archeologo teramano nel “Deserto dei tartari” raccontato dalla penna di Dino Buzzati. C'è anche un professionista teramano, Vincenzo Torrieri (nella foto), funzionario della Soprintendenza abruzzese per i beni archeologici di Chieti, tra gli operatori impegnati nel progetto nazionale di restauro della fortezza di Bam, nell'Iran meridionale.

La città nel 2003 è stata scossa da un violento terremoto di magnitudo 6.6 che ha cancellato metà della popolazione, raso al suolo la parte moderna e ridotto in macerie quella antica, Arg-e Bam.

Nel 2004 Bam e la sua regione sono diventati patrimonio dell'umanità Unesco e il governo italiano è stato coinvolto nel progetto di recupero.

Direttore degli scavi, insieme a Michael Iung del Museo nazionale d'arte orientale di Roma, Torrieri è stato impegnato nel restauro e nella messa in sicurezza della torre n1 di Bam e ha raccontato l'esperienza in un articolo.

Il servizio «Ritorno nel deserto dei tartari. Le ricerche archeologiche italiane a Bam», è stato pubblicato sulla rivista Archeo di questo mese. «Arg-e Bam, la misteriosa città iraniana ai margini di uno dei deserti più caldi e inospitali della terra, è conosciuta da una larga parte del pubblico italiano come la misteriosa fortezza del “deserto dei tartari”, scelta nel 1976 dal regista Valerio Zurlini come ambientazione ideale del film ispirato all'omonimo romanzo di Dino Buzzati», ha spiegato Torrieri nel pezzo, corredato di suggestive fotografie.

Un’esperienza senza dubbio stimolante.(e.m. )

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