approvate tre delibere di giunta 

Trivelle, 5G ed emergenza clima Il Comune di Alba si posiziona

ALBA ADRIATICA. Il Comune di Alba Adriatica prende posizione netta su trivelle, tecnologia 5G ed emergenza climatica, chiedendo anche la convocazione urgente ai ministeri dello Sviluppo economico e...

ALBA ADRIATICA. Il Comune di Alba Adriatica prende posizione netta su trivelle, tecnologia 5G ed emergenza climatica, chiedendo anche la convocazione urgente ai ministeri dello Sviluppo economico e dell’Ambiente. La nota diffusa ieri dal sindaco Antonietta Casciotti, che anticipa la prossima seduta del consiglio comunale, comincia spiegando la prima delle tre delibere di giunta approvate nei giorni scorsi: «Con la delibera relativa al Piano per la transazione energetica sostenibile delle aree idonee, il Comune di Alba Adriatica chiede una convocazione presso il ministero dello Sviluppo economico e il ministero dell’Ambiente per un confronto sui seguenti punti: stato del procedimento e partecipazione del Comune alla definizione dei criteri di valutazione indicati dalla legge del 2019 per la redazione del piano. Con tale piano verranno individuate le aree ove sarà consentito lo svolgimento delle attività di prospezione, ricerca e coltivazione di idrocarburi sul territorio nazionale. Tale delibera è stata adottata nel convincimento che la condivisione dei criteri di valutazione ed una loro definizione aderente ai diversi contesti territoriali è condizione necessaria per assicurare efficacia e garanzia di non arbitrarietà al Piano una volta adottato».
Sul 5G, la nuova tecnologia di connessione alla rete internet, la seconda delibera di giunta «stabilisce di adottare eventuali atti che si rendessero necessari per vietare a chiunque, su iniziativa di parte pubblica e privata, la sperimentazione e installazione del 5G sul territorio di Alba Adriatica in attesa della nuova classificazione della cancerogenesi».
La terza delibera è sulla “dichiarazione di emergenza a tutela del diritto umano al clima”: «Con tale atto si dichiara l’emergenza climatica per il proprio territorio, in termini di persistente violazione del diritto umano al clima dei propri cittadini, come lesione presente e futura della loro salute e della salubrità del loro ambiente, a causa della volontà incostituzionale del Governo di non impedire nuove opere fossili e climalteranti. Si chiede altresì al Governo di dichiarare con la massima urgenza lo stato di emergenza climatica e, conseguentemente, di riformulare a strettissimo giro tutti i programmi di politica energetica».
Luca Tomassoni
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