Trovato un tetto per Ciro non vive più nella cabina

Alba Adriatica, tante le donazioni alla Pro loco che ha organizzato la colletta L’invalido ora è ospitato in un bed & breakfast e seguito da un gruppo di volontari

ALBA ADRIATICA. Ciro Ferriero non dormirà più in spiaggia. Lui ringrazia la comunità di Alba Adriatica e dice quasi stupito: «Ora ho persino due pasti al giorno». Una città intera, ma anche di più vista la solidarietà arrivata anche dai comuni vicini, ha infatti adottato il 58enne solo e malato e costretto a vivere da anni in una cabina perché nullatenente.

La gara di solidarietà partita dalla Pro loco, sembra quindi aver portato i suoi frutti immediatamente: un bed and breakfast della città ha deciso di offrirgli un tetto dove vivere e ripararsi dal freddo, almeno finché non sarà trovata un’altra sistemazione. A dare la notizia, è stata la stessa Pro loco albense, che nei giorni scorsi, appena saputa l’assurda storia di Ciro raccolta dai microfoni di Tv6, si è attivata per sensibilizzare la cittadinanza e fare da tramite tra lui e chi può dargli una mano. In tanti in questi giorni sembra siano accorsi alla sede dell’associazione per offrire anche le piccole cose di cui l’uomo può avere bisogno, ma ancora di più sembrano essere stati quelli che hanno inviato soldi al conto corrente messo a disposizione dalla Pro loco.

La raccolta fondi servirà soprattutto per aiutare la struttura alberghiera a mantenere Ciro, che avrà al suo fianco anche il calore di un gruppo di volontari. Le comunità religiose sono state le prime ad attivarsi. Innanzitutto, Ciro ora dovrà pensare alla sua salute. Diverse infatti sono le sue patologie, tra cui una polmonite che lo ha colpito poco tempo fa, a cui l’uomo, invalido all’80%, deve far fronte. Patologie aggravate dal freddo e dalla insalubrità di una cabina in cui ha dormito per anni protetto solo da qualche coperta. Unico appoggio, un vecchio materasso su cui provare a dormire. Di servizi igienici neanche l’ombra.

In questa grave situazione, l’aiuto che possono dargli le istituzioni è davvero troppo poco: 280 euro la sua pensione di invalidità, insufficiente per mantenersi e per curarsi; pacchi alimentari e 150 euro una tantum, invece, quello che può fornirgli il Comune di Alba Adriatica, che non ha la possibilità di aiutarlo con un alloggio popolare, come ribadito dal sindaco Tonia Piccioni nei giorni scorsi. Ciro può solo aggrapparsi alla solidarietà degli albensi per provare a vivere in maniera appena dignitosa. Anche se un tetto per ora ce l’ha, infatti, il problema non è risolto, al massimo rimandato. E il pericolo che la città si dimentichi di nuovo del suo concittadino in difficoltà, è reale.

Luca Tomassoni

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