Tutti in bici sulla pista fantasma

A Pineto la protesta sulle due ruote: sindaco e cittadini chiedono il completamento dell’opera

PINETO. Quella di ieri non è stata una semplice passeggiata in bici. E' stata una giornata vissuta per evidenziare le carenze e le potenzialità di una pista ciclabile che potrebbe diventare un fiore all'occhiello per tutta la costa teramana e che invece oggi resta una pista fantasma. In sella alla sua mountain-bike il sindaco di Pineto Luciano Monticelli ha voluto, al fianco di esperti di ciclismo sportivo, dimostrare ottimisticamente che la pista ciclabile che collega Scerne a Roseto esiste già sulla carta, e che bisogna solo attivarsi affichè i vari enti preposti permettano di metterla in sicurezza. Al momento la pista ciclabile di Pineto si blocca alla fine di Scerne poco prima del fiume Vomano. Da qui, chi vuole usare la bici, deve passare obbligatoriamente per un tratto dell'Adriatica.Per chi invece vuole scoprire l'entroterra può costeggiare il Vomano,solo munendosi di mountain-bike per sterrati. Il sindaco Monticelli ieri ha voluto dimostrare che i varchi ci sono e che renderli fruibili a tutta la cittadinanza non può che diventare un volano per tutto il turismo della costa.Ieri gli oltre 30 ciclisti doc hanno seguito il sindaco Monticelli per analizzare come poter agire in fretta affichè tutto possa diventare realtà.Da Scerne di Pineto si è costeggiato il fiume Vomano col fine di risalire nell'interno fino ad arrivare a Castellalto e proseguireper visitare la stupenda abbazia di S.Maria di Propezzano. Strada facendo le idee non sono mancate. C'è chi ha proposto: «per unire Scerne a Roseto non occorre che un ponte di legno». Monticelli ha proposto: «dobbiamo allungare la pista facendo gruppo con i Comuni interessati al progetto.Noi stiamo già pensando a costruire una rampa ferrata per collegarci al letto del Vomano lato Pineto». Alla biciclettata hanno partecipato anche l’assessore provinciale all'ambiente Francesco Marconi,il tecnico federale F.C.I Coni Andrea Cesarini,Lucio De Marcellis della Fiab, la Federazione italiana amici delle bici ed esponenti dell'associazione Ciciclat.A rappresentare il comprensorio di Atri c'era il direttore dell'oasi dei calanchi Adriano De Ascentiis.L'ingegnere Alessandro Tursi, esperto di ciclismo in Europa afferma: «costruire una pista che costeggi il Vomano è possibile,basta guardare le ciclovie costruite lungo i fiumi come il Po,o anche quelle di molte città europee».L'assessore comunale all'ambiente di Pineto Nerina Alonzo evidenzia: «Oggi stiamo individuando lo scenario di futuri nuovi percorsi ciclabili sul nostro territorio, vogliamo farlo anche con la collaborazione di Genio civile e Regione. Le risorse ci sono, circa 5 milioni di euro andranno a completare la ciclovia adriatica 6 che dovrà collegare Silvi con Roseto passando per il Vomano. Di certo si potranno studiare poi delle piste naturalistiche per scoprire anche le bellezze dell'entroterra».

Domenico Forcella

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