Un fiume d’acqua e quartieri isolati a Giulianova

Strade, case e negozi allagati, traffico in tilt al Lido, a Villa Pozzoni e Colleranesco un ponte sommerso dal fango
GIULIANOVA. Una vera e propria “bomba d’acqua” si è abbattuta su Giulianova per tutta la giornata di ieri e anche per tutta la notte precedente causando allagamenti nelle strade e nelle abitazioni, soprattutto in quelle del Lido.
La polizia municipale e i vigili del fuoco hanno lavorato per 24 ore per rispondere alle richieste degli abitanti che hanno ritrovato i propri scantinati sotto parecchi centimetri d’acqua, come nelle precedenti alluvioni di novembre e dicembre scorsi. Gli episodi più gravi si sono verificati a Villa Pozzoni e Colleranesco dove parecchie famiglie sono rimaste isolate per diverse ore in via Campocelletti: il piccolo ponte che collega la strada alle case è stato infatti sommerso dal fiume d’acqua e fango che ha portato via anche parte della carreggiata. I bambini che si erano recati a scuola con gli scuolabus non sono quindi riusciti a tornare nelle proprie case per pranzo e sono stati accolti dai vicini fino al ripristino della situazione. Anche via Falcioni si è trasformata in un vero e proprio fiume di fango in piena, così come via per Mosciano che collega Giulianova a Case di Trento. La Protezione civile, in allerta fin dalle prime ore del mattino, è entrata in azione alle 16,30 dopo l’ok del sindaco Francesco Mastromauro per l’attivazione del centro operativo comunale e hanno iniziato, dopo un primo giro di ricognizione, a pompare l’acqua con le idrovore dove necessario. In via Filetto, a Colleranesco, è scoppiato un tubo del consorzio di bonifica Laga che ha provocato ulteriori allagamenti e tutta l’area è stata transennata. In via Cupa, poco dopo mezzogiorno, c’è stato un tamponamento a causa dell’asfalto viscido così come in via Montello, dove diverse vetture sono state coinvolte in un incidente poco dopo le 21 di venerdì. La strada, che costeggia la collina, è stata chiusa al traffico, ieri mattina, per parecchie ore a causa dell’enorme quantità fango e detriti portati dalla pioggia.
Il fiume d’acqua si è poi riversato nell’attigua via Parini dove, per svuotare i molti scantinati sommersi è stato necessario l’intervento dei vigili del fuoco. Molte zone del Lido sono finite sotto l’acqua come viale Orsini, soprattutto nella parte nord, dove le abitazioni sono state costruite al di sotto del livello del mare. Alcuni commercianti hanno addirittura passato la notte nei propri negozi cercando di buttare via l’acqua che aveva superato abbondantemente il gradino del marciapiedi. Diversi sottopassaggi sono stati chiusi, come accade ogni volta che ci sono piogge torrenziali, come quello in via Ippodromo e via Mantova, e tutto il lungomare è rimasto sott’acqua. Su Facebook, nel frattempo, moltissimi giuliesi hanno pubblicato foto di strade e cantine allagate, non rinunciando a paragonare Giulianova ad una nuova Venezia. «Non è un problema di tombini otturati come si potrebbe pensare», ha spiegato l’assessore Archimede Forcellese che, nel tardo pomeriggio, si è recato a controllare lo stato delle foci dei fiumi, «perché i tombini sono stati ripuliti. Il problema è che le pompe di drenaggio, sebbene gli impianti siano stati rifatti qualche anno fa, non riescono a far defluire quantità d’acqua di questa portata. Sarà adesso un problema anche per la spiaggia, che dovremo ripulire nuovamente dai detriti che, nei prossimi giorni, si depositeranno sull’arenile».
Margherita Totaro
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