TERAMO

Un orto nel Parco fluviale, ad occuparsene famiglie con bimbi piccoli

Per prendere parte all'iniziaitiva si può presentare domanda entro il 22 marzo 

TERAMO. Un orto nel Parco fluviale di Teramo interamente progettato, realizzato e mantenuto da famiglie teramane con bambini e bambine di età compresa tra i 4 e i 6 anni, che potranno raccogliere e trasformare i frutti del loro lavoro.

È questa “A.P.E. va in città”, una delle azioni previste all’interno di “N.O.I. – Nuove Opportunità per l’Infanzia”, il progetto selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile che, a partire dalla fine di marzo, vedrà sorgere a Teramo questo nuovo luogo in una zona dove, peraltro, anticamente gli orti sono davvero esistiti.

“Si tratta di un ciclo di laboratori – spiega meglio Simona Olivieri, referente dell’azione “A.P.E. va in città” e socia fondatrice di Teramo Children – condotti da personale specializzato in Outdoor education e orticoltori, che nasce da una riflessione su ciò che arriva sulle nostre tavole. Sono piatti pronti, a volte preparati dagli adulti, più spesso confezionati dalla grande industria o distribuzione. Le fragole le abbiamo anche a gennaio con impatti sull’ambiente enormi a fronte di un potere nutrizionale e un gusto non paragonabili al frutto di stagione”.

L’associazione teramana e il Comune di Teramo, altro partner di progetto, sono dunque a lavoro per individuare i destinatari del ciclo di incontri. “Le famiglie che intendono partecipare – continua infatti la Olivieri – possono rispondere all’apposito bando reperibile ai link https://percorsiconibambini.it/noi/ e http://www.teramochildren.org/, inviando domanda all’indirizzo email ape.progetto.noi@teramochildren.org entro e non oltre mercoledì 22 marzo. Questo ci permetterà di individuare le famiglie con bambine e bambini (un massimo di 20) destinatarie di questa interessante iniziativa, che impareranno a seminare, piantare, consociare ortaggi, fiori e frutti di varietà antiche e locali. Saranno questi bambini e bambine nati negli anni 2017, 2018 e 2019, accompagnati dalle loro famiglie, almeno un familiare adulto”.

“Come amministrazione comunale– aggiunge in proposito Andrea Core, assessore all’Istruzione del Comune di Teramo – abbiamo da subito sposato un progetto innovativo e di estrema attualità che tiene insieme tematiche all’apparenza distinte, ma poi estremamente connesse. Del resto, contrasto alla povertà educativa significa anche questo: riuscire a coinvolgere con pratiche e progetti fuori da quella che viene considerata didattica standard e frontale”.