Vecchia discarica, una bomba sul fiume

Roseto, le piene l’hanno erosa e i rifiuti finiscono nel Tordino. Convocata in Comune il 9 una conferenza dei servizi

ROSETO. Lo scempio ambientale alla foce del fiume Tordino, nel territorio di Cologna Spiaggia, potrebbe avere i giorni contati. L’amministrazione comunale ha infatti allestito un piano di intervento di messa in sicurezza nella zona, dove ormai da anni il degrado regna sovrano. L’impatto visivo è devastante: migliaia di buste piene di spazzatura che spuntano dal terreno, poco distante dal centro abitato.

Fino a qualche decennio fa, smaltire in quella zona i rifiuti era cosa lecita, pertanto si è assistito ad anni e anni di scarichi tollerati dalle autorità. Poi quella discarica a cielo aperto è stata ricoperta. Sopra di essa sono spuntati erba e fiori, addirittura alcuni appezzamenti vengono coltivati ancora oggi: praticamente ortaggi che affondano le radici nei rifiuti, incontrollati, quindi potenzialmente tossici. Poco a poco le piogge e la forza del fiume hanno scavato fino a far tornare alla luce i sacchi di spazzatura, ancora integri e pieni di rifiuti .

«L’amministrazione comunale», anticipa l’assessore all’ambiente, Fabrizio Fornaciari «per quanto di sua competenza, sta facendo il possibile per mettere intorno a un tavolo tutti gli enti, considerata anche la frammentazione delle competenze in materia, e arrivare alla soluzione del problema. Infatti, il 9 luglio abbiamo convocato negli uffici comunali una conferenza di servizi, relativa al piano di intervento di messa in sicurezza della discarica dismessa di Coste Lanciano. All’incontro parteciperanno tutti gli enti interessati e auspichiamo, pertanto, di accelerare l’iter per la definitiva messa in sicurezza del sito». In più di un’occasione il comitato ‘Città per Vivere’ di Pio Rapagnà ha puntato il dito con forza contro la situazione, disastrosa e ad alto rischio, delle cosiddette vecchie discariche chiuse ma non messe in sicurezza. Alcune di queste sono sorte spontaneamente sulle sponde del fiume Tordino, ora venute alla luce, ma anche nelle cave di ghiaia del fiume Vomano a stretto contatto con le sottofalde acquifere dei pozzi di prelevamento dell’acqua del Ruzzo oggi dismessi, così come a monte del torrente Borsacchio, nei fossi di contrada Frischia e in alcuni calanchi a ridosso della fascia costiera tra Roseto e Cologna Spiaggia. Federico Centola

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