Vibrata, le prime analisi sono ok

Nessuna sostanza nociva nei fanghi, ma si attende l'ufficialità dell'Arta

ALBA ADRIATICA. La città di Alba attende l'esito delle analisi dell'Arta sulla melma che ha causato la morte per asfissia dei pesci del Vibrata a Ferragosto. I risultati di un laboratorio privato confermerebbero l'assenza di sostanze nocive nel terreno ma solo l'Arta potrà stabilirne l'ufficialità. Intanto l'amministrazione comunale si rivolge ad un legale per tutelare la sua immagine.

Una immagine danneggiata dal boomerang di fatti ed eventi collegati all'inquinamento del torrente Vibrata causato dallo sversamento di liquami provenienti dal depuratore consortile di Villa Rosa. Gli 85 casi di enterite che hanno colpito i bambini e la sospensione delle Bandiere Blu per Alba e Martinsicuro hanno prodotto l'effetto della cancellazione delle ultime prenotazioni estive e l'abbandono della spiaggia da parte dei turisti già presenti.

L'INCARICO. Sarà il penalista Gabriele Rapali a rappresentare il Comune contro chiunque verrà ritenuto responsabile dei danni arrecati all'immagine della città costiera. La giunta Giovannelli, l'altro ieri, ha affidato con una delibera l'incarico professionale al noto legale teramano.

A Rapali spetterà il compito di valutare di volta in volta come e quando tutelare l'ente per i danni cagionati.

Sulle cronache nazionali la Spiaggia d'Argento è già finita diverse volte in meno di un anno: prima con l'omicidio Fadani e con le manifestazioni contro i rom, poi con gli affitti facili e la maxi ondata di arresti, ora con l'inquinamento del Vibrata e le gastroenteriti.

Il sindaco Franchino Giovannelli aveva già anticipato - dopo il caos generato dall'inquinamento del torrente e l'impatto mediatico negativo che ne era derivato - che avrebbe difeso l'immagine della sua realtà in una vicenda in cui anche l'amministrazione è parte offesa.

Infatti, finora, non esistono responsabilità dei Comuni di Alba e Martinsicuro che risultano essere parte lesa nel fascicolo della procura.

IL TAVOLO TECNICO. Sono attesi per la prossima settimana i risultati sui test eseguiti dall'Arta sul fango depositato sul letto del Vibrata. Quelli eseguiti da un laboratorio privato hanno dato esito negativo sulla presenza di elementi organici e chimici inquinanti, ma l'ufficialità spetta all'Arta. Alla conferenza di servizi di ieri convocata da Giovannelli per definire le linee d'intervento hanno preso parte i sindaci di Alba Adriatica e Martinsicuro, la società Ruzzo Reti, la Provincia di Teramo, il Genio civile e i tecnici dell'Arta. All'esito delle analisi, gli enti e le amministrazioni che hanno preso parte al tavolo tecnico, studieranno la strategia da seguire. La prossima seduta del tavolo tecnico è stata già convocata per il 20 settembre. Al prossimo incontro prenderanno parte anche la Regione (servizio gestione rifiuti e ambiente), il commissario dell'Ato regionale, Pierluigi Caputi, la prefettura, le opere marittime e la capitaneria di porto. Intanto il consigliere regionale Berardo Rabbuffo si farà promotore di iniziative in Regione per rilanciare Alba e Martinsicuro.

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