Il capitano Schifani agli studenti: "Il rispetto delle regole si costruisce a scuola, pensate al vostro futuro"

23 Maggio 2025

"Il protagonista oggi non sono io, ma siete voi, ragazzi. E vorrei accendere la vostra attenzione sul futuro, accendere la vostra motivazione, che magari oggi non sentite ma un giorno, quando avrete 33 anni, quanti ne ho io oggi, vorrete fare qualcosa per migliorare quello che vi circonda". Queste le parole del capitano della Guardia di Finanza Emanuele Schifani, uno dei protagonisti della Giornata della legalità promossa dall'assessorato alle Politiche sociali del Comune di Pescara nell'ambito del ciclo intitolato "Capaci di", nell'incontro di oggi al parco dell'Infanzia di via Tavo, diventato un luogo simbolo dopo la sua riapertura ai giovani.

Schifani è il figlio di Vito, il poliziotto della scorta di Giovanni Falcone morto nella strage di Capaci il 23 maggio 1992. "Quando mio papà è morto avevo quattro mesi, non l'ho mai conosciuto, sono cresciuto con i ricordi di mia madre, dei suoi colleghi, degli amici che si allenavano con lui (faceva atletica)", ha raccontato.

"E sono cresciuto nei suoi valori. Da giovane non capivo la responsabilità del mio cognome ma poi ho maturato la convinzione, scaturita proprio dalla grande responsabilità del mio cognome e dalla scelta di mio papà di servire lo Stato facendo la scorta a Falcone, di essere protagonista della mia realtà, del mio futuro, del mio Stato. Mi sono chiesto cosa posso fare io per migliorare la condizione del mio Stato, e ho deciso di entrare anch'io nelle forze dell'ordine, scegliendo la Guardia di finanza perché volevo partecipare a combattere la mafia", ha proseguito Schifani, che ha accolto l'invito di incontrare gli studenti di Pescara lanciato dall'assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio e dal generale Domenico Trozzi, presidente di Prossimità alle istituzioni.

"Il rispetto delle regole, l'educazione alla legalità si costruiscono a scuola", ha proseguito Schifani aggiungendo che "gli insegnanti sono fondamentali perché preparano i ragazzi ad essere cittadini di domani".