Pescara, Masci: "La Pineta è un polmone verde che continua a respirare e si sta rigenerando"
"La Pineta è un polmone verde che continua a vivere e a respirare e si sta rigenerando, nonostante le ferite dell’incendio del 2021. La Pineta viene seguita e curata costantemente anche se c'è sempre qualcuno che trova sempre un motivo per criticare e denigrare. Noi continueremo a raccontare la verità". Così il sindaco di Pescara, Carlo Masci, che ha pubblicato un video esplicativo sui suoi canali social. Il primo cittadino fa il punto sugli interventi e i progetti riguardanti l'area verde: dal 2022 la somma totale che il Comune ha destinato alla Pineta sfiora un milione e 200mila euro, più gli interventi in fase di progettazione (per un importo di un milione 450mila euro che comprendono anche la rigenerazione delle aree percorse dal fuoco nel 2021, le recinzioni e i varchi necessari a garantire la protezione della Riserva post-accorpamento).
Le attività ordinarie sul verde sono affidate a soggetti diversi. Da una parte c’è la Green Hope che, tra l'altro, si occupa della manutenzione arborea e della sentieristica, con il taglio e la messa in sicurezza degli alberi che hanno un’insidenza sulle aree fruibili, della manutenzione delle staccionate e del sistema di protezione (palo-corda-palo), oltre che della eliminazione di piante esotiche e invasive. Alla stessa coop sono affidate apertura e chiusura dell'area verde. All'interno della Pineta intervengono anche le ditte aggiudicatarie degli appalti del Comune per la manutenzione del verde, per lo sfalcio dell'erba, nelle aree dove è consentito. La verifica della staticità degli alberi è affidata a personale esterno e questo tipo di controllo porta, laddove necessario, agli interventi di manutenzione delle alberature (con abbattimenti e potature, anch'essi affidati dal Comune all'esterno), senza dimenticare che il Comune ha a disposizione gli operai del settore Verde. Della manutenzione delle aree del giardino dunale si occupa la Coop il Bosso (dal 27 febbraio 2024 fino al 31 marzo 2025 ha eseguito 16 interventi con la rimozione delle palmette infestanti e ogni settimana ha rimosso i rifiuti dalle aree dunali).
Sempre al Bosso è stata affidata la gestione ordinaria delle strutture di accoglienza e di educazione ambientale all'interno della Riserva, ma anche la manutenzione straordinaria delle staccionate. Dall'inizio del servizio, a marzo 2024, fino ad oggi, il Bosso ha garantito 1.177 ore di servizio, organizzando circa 100 appuntamenti, compreso un concorso letterario. Chiunque può partecipare a visite guidate gratuite, ma ci sono anche laboratori per ragazzi di educazione ambientale, attività di Nordic Walking e poi ancora iniziative di educazione ambientale per studenti.
Le altre voci che compongono il bilancio delle attività svolte in Pineta comprendono la manutenzione straordinaria dei giochi (tuttora in fase di esecuzione) e la manutenzione straordinaria della recinzione nel tratto parallelo alla nuova strada Pendolo (lavori in corso). Sono stati, inoltre, ultimati i lavori di realizzazione del punto di ristoro (già collaudato), nel comparto 4, e sono stati consegnati (il 23 giugno scorso) alla ditta aggiudicataria i lavori per la sostituzione della struttura andata a fuoco nel rogo del 2021, sempre nel comparto 4: i nuovi spazi ospiteranno un centro informativo, didattico e direzionale.
“Quando si dice che la Pineta non è curata si dice una falsità, così come si dice una falsità quando si afferma che non vengono svolte attività al suo interno”, dice Masci. "Si deve riconoscere che c'è gente che lavora in questi luoghi, con sacrificio, cioè con impegno, con passione, e questo lavoro va apprezzato. Certo, non possiamo impedire che qualcuno provi a incendiarla, la Pineta, come è avvenuto di recente, ma interveniamo nel momento in cui questo avviene”. Su questo fronte il monitoraggio è affidato alla Protezione civile che opera all'interno della Riserva sia per la Regione Abruzzo, nell'ambito dell'Antincendio boschivo, sia per conto del Comune di Pescara. "C’è un’altra falsità", per Masci. "Le zone che sembrano non curate non sono abbandonate, ma sono zone che hanno una protezione naturalistica, il che comporta che le piante devono crescere naturalmente. In queste zone di riserva integrale anche la pianta che cade ha una sua funzione e quindi deve essere lasciata così". Per la Pineta, come noto, si punta all'ampliamento, dopo la demolizione del cosiddetto "svincolo a trombetta", effettuata di recente su iniziativa del Comune.