Acqua, arrivano i nuovi contatori Più facile individuare le perdite

28 Agosto 2024

Grazie ai sensori installati vengono segnalate le rotture delle condotte e la zona su cui intervenire Con il progetto finanziato dai fondi del Pnrr l’Aca punta a ridurre la dispersione fino al 30-35%

CHIETI. Nuovi contatori dell’acqua in tutte le case teatine. L’Aca ne ha cambiato il 90%: a breve completerà la sostituzione degli oltre 30mila contatori della città. Il vantaggio è doppio: l’azienda potrà meglio controllare il consumo – e dunque combattere la morosità – e riuscirà a capire se ci sono perdite e rotture nella rete. I nuovi contatori, infatti, sono dotati di sensori acustici di ultima generazione in grado di captare particolari rumori che si generano nella rete in caso di rotture. In una stagione all’insegna di siccità e carenza idrica, con chiusure dei serbatoi ormai quotidiane, l’Azienda consortile acquedottistica guidata da Giovanna Brandelli cerca di far fronte ai problemi anche con interventi di carattere strutturale.
L’azienda ha ottenuto 20 milioni di euro dal Pnrr da spendere sul territorio dell’area metropolitana, in particolare a favore dei sei centri maggiori: Pescara, Chieti, Montesilvano, Silvi, Francavilla e Città Sant’Angelo. Due dei 20 milioni di euro serviranno per sostituire tutti i contatori dei sei centri. Vista la difficile situazione che vive il capoluogo teatino, con i problemi di carenza idrica – dovuti sia alla particolare conformazione geografica sia al cattivissimo stato dell’acquedotto – l’Aca ha iniziato proprio da Chieti la sostituzione dei contatori. «È stata avviata da diversi mesi e abbiamo quasi terminato», dice il direttore tecnico Aca Lorenzo Livello, «avremo così un conteggio preciso dei metri cubi utilizzati dai cittadini. Inoltre i contatori sono dotati di un particolare sensore che, registrando il rumore proveniente dalle condotte, è in grado di segnalare anomalie della rete e dunque di arrivare subito alle perdite. È un progetto finanziato attraverso i 20 milioni del Pnrr, maxi intervento che prevede l’ingegneria delle reti, vale a dire la georeferenziazione delle reti, l’installazione di manometri, idrovalvole e sensori che vengono tutti collegati a un software avanzato er scovare le perdite e controllare le portate di distribuzione».
Secondo il cronoprogramma, entro quest’anno verranno completati lo studio e la cosiddetta distrettualizzazione, intervento che consiste nella mappature delle reti, che vengano riportate su un software: da computer si potrà così avere sotto controllo l’intero sistema. «In questo modo», spiega il direttore tecnico, «si possono controllare le pressioni, andando a ridurle laddove risultano troppo elevate, riequilibrando tutto il sistema. A Chieti abbiamo già iniziato e contiamo di concludere questo lavoro entro fine anno». Entro il 2025 occorre completare l’opera di istallazione di idrovalvole e la ricerca perdite per far sì che si possa raggiungere l’obiettivo di riduzione delle perdite nell’area metropolitana di circa il 30 o 35%. Nel frattempo l’Aca continua con il regime di chiusure notturne. Scattano per tutta la settimana dalle 21 alle 6 in tutta la città alta, a Filippone, Levante, Madonna del Freddo, Tricalle, San Martino e Colle Marcone. A Brecciarola e Colle dell’Ara solo nelle notti di giovedì, sabato, lunedì e mercoledì. Nel resto dello Scalo ci sono invece riduzioni della portata idrica.
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