Il Savoia diviso in quattro sedi Anticipato il ritorno sui banchi

Stabilita la divisione, dovuta ai lavori, tra plesso storico, ex Masci, Seminario regionale e De Sterlich La prima campanella per i 1.350 alunni dell’istituto tecnico suonerà il 12 settembre anziché il 16
CHIETI. I lavori sono già partiti: circa cento metri di via d’Aragona sono recintati dal cantiere che deve demolire e ricostruire tutta la parte centrale dell’istituto superiore Luigi di Savoia, la scuola più grande della città. Tempo di realizzazione: un anno e 7 mesi, nel corso dei quali 800 studenti, dei circa 1.350 iscritti, saranno trasferiti in altre sedi. Ieri mattina la dirigente scolastica Grazia Angeloni ha effettuato l’ultimo sopralluogo necessario per decidere la dislocazione delle diverse classi. La preside ha anche deciso di anticipare il rientro a scuola al 12 settembre, anziché il 16, sempre che la Provincia completi nei tempi i lavori per l’adeguamento dei nuovi spazi. «Alle famiglie e agli studenti chiedo di avere fiducia nelle istituzioni», è l’appello della preside, «ci sono da affrontare certamente disagi, ma alla fine avremo una scuola nuova, sicura e antisismica che ci invidieranno anche le altre regioni».
PROGETTO DA 11 MILIONI
Il finanziamento di 11 milioni di euro attivato dalla Provincia del presidente Francesco Menna arriva dal Pnrr. I lavori sono stati affidati a due note ditte teatine: l’impresa di costruzioni De Cesare ed Edilizia Di Cosmo. Il cantiere dovrà essere chiuso entro il 31 marzo 2026. Nel frattempo gli studenti verranno suddivisi tra la sede centrale di via D’Aragona, nella parte non interessata dai lavori, nella vecchia sede del liceo scientifico Masci in via Vernia, nel Seminario regionale sempre in via Vernia, e in un’ala del De Sterlich, allo Scalo. «Viste le condizioni della nostra scuola», dice la preside, «questa era l’unica soluzione percorribile. La Provincia, perseguendo principi di economicità, ha deciso di dislocare i ragazzi in sedi che aveva a disposizione, evitando di praticare ulteriori e più dispendiose strade». Niente moduli provvisori, dunque, da montare in via D’Aragona, soluzione che in un primo momento era stata valutata ma poi scartata.
DISTRIBUZIONE DELLE CLASSI
Decisa, dunque, la distribuzione delle classi. Le 13 classi del Liceo delle scienze applicate, insieme alla seconda classe Tla (Trasporti, logistica aeronautica), alla quarta Tla coordinata con la quarta Elettrotecnica, alla quinta Tla e alla quinta Elettrotecnica restano nella sede centrale di via D’Aragona. Le 18 classi dell’indirizzo Informatico e le quattro di quello Chimico vanno invece al Seminario regionale diocesano di via Vernia. Le altre cinque classi dell’indirizzo Chimico vengono spostate nella ex sede del Masci appena ristrutturata, sempre in via Vernia, a poca distanza dal Seminario regionale. Le 10 classi dell’indirizzo Meccanico, insieme alla prima Tla, alla prima Elettrotecnica, alla terza Tla coordinata con la terza A Meccanica vengono invece ospitate dall’istituto De Sterlich in via Colonnetta.
I LABORATORI
I laboratori dei vari indirizzi saranno garantiti nella sede di via D’Aragona, tranne per l’Informatico che avrà il laboratorio di fisica e laboratori mobili (pc di ultima generazione) nella sede del Seminario. Tutti gli studenti distribuiti nelle altre sedi per i laboratori si recheranno invece al Savoia. L’orario scolastico sarà fatto in modo da riunire le attività laboratoriali in determinati giorni della settimana. E per quelle classi per cui non sarà possibile, i ragazzi saranno ospitati in aule jolly per concludere le ore di lezioni non laboratoriali in via D’Aragona. Nella sede centrale verranno svolti anche i laboratori di Chimica i cui professori, sottolinea la preside, «hanno scelto personalmente le aule da adibire alle attività laboratoriali». Per creare nuovi spazi per gli studenti, la sede di via D’Aragona perde le due palestre, trasformate in aule.
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