A14, danneggiate dai lavori oltre duemila imprese: «Centinaia di euro di perdite per il settore trasporti»

25 Settembre 2025

Da Pescara a San Benedetto un’odissea da tre ore e mezza. Colazzilli e Pierangelo (Cna Fita): «Urgente spostare gli interventi nelle ore notturne e nel fine settimana»

PESCARA. Ogni giorno un autotrasportatore perde 450 euro nelle tre ore e trenta di percorrenza da Pescara – San Benedetto del Tronto. Una lettura, quella di Cna Fita Abruzzo, che inquadra il grande disagio dell’autostrada A14 infestata dai cantieri mettendo il dramma sotto la lente della competitività delle imprese: rallentamenti, cambi corsia, traversie provocate da chilometri di lavori lungo la tratta Abruzzo – Marche che si traducono, per chi quei chilometri li percorre per lavoro, in perdite per centinaia di euro: finiscono penalizzate, solo pensando alla nostra regione, «qualcosa come 2.141 imprese di trasporto merci e persone e un parco veicolare che conta oltre 143mila mezzi», spiegano Riccardo Colazzilli e Raffaella Pierangelo per Cna Fita, riportando i dati di Infocamere e Aci.

«I ritardi di percorrenza hanno un impatto di circa 130 euro l’ora di aumento dei costi di esercizio per ogni camion», proseguono Colazzilli e Pierangelo, «per fare una stima concreta, il ritardo di circa tre ore e trenta minuti che attualmente un mezzo pesante accumula nel percorrere, tra andata e ritorno, il tratto di Pescara e San Benedetto del Tronto costa circa 450 euro al giorno». A fare le spese sono dunque le imprese: «I cantieri sull’A14», argomenta Cna Fita Abruzzo, «provocano code interminabili e tempi di percorrenza biblici, generando esasperazione tra gli utenti. E per il settore dell’autotrasporto questi ritardi si traducono in aumento significativo dei costi».

E il convitato di pietra è la competitività: l’Autorità di Regolazione dei Trasporti sono previsti a cavallo tra il 2027 e il 2028, un orizzonte troppo distante per le imprese che nel frattempo «non riusciranno a sostenere questi costi e saranno superate dalla concorrenza estera, meno vincolata da costi e regole». Pochi giorni fa la stessa denuncia era arrivata dal deputato dem Luciano D’Alfonso, che aveva parlato di «odissea quotidiana» e proponeva la «sospensione immediata dei pedaggi nei tratti interessati, l’aumento significativo delle risorse umane assegnate e il potenziamento dei lavori notturni», con l’obiettivo di «restituire rapidamente l’autostrada alla collettività».

Così anche per Cna Fita Abruzzo occorre operare una sterzata puntando sulle ore notturne e «riducendo l’impatto sul traffico diurno, ma anche lavorare nei weekend rendendo possibile l’esecuzione dei lavori anche sabato e domenica». Proposte che mirano a conciliare «la sicurezza con la continuità del servizio», permettendo agli autotrasportatori di svolgere il proprio lavoro «in condizioni più sostenibili» ma anche «senza aggravare le difficoltà già esistenti», conclude Cna Fita.

©RIPRODUZIONE RISERVATA