Abruzzo, caldo e rischi di crisi idrica

Al mare malori e insolazioni nei campi terreni inariditi

PESCARA. Decine di chiamate al 118, oltre venti interventi di soccorso da parte dei volontari della Misericordia, malori sugli autobus urbani, dove non funziona l'impianto di aria condizionata, e anche nella sede dei Ds dove era in corso la direzione provinciale. La prima giornata campale dell'estate bollente a Pescara non ha risparmiato nessuno, dagli anziani ai giovani.

Una ragazza si è sentita male sul 2 barrato, all'altezza delle Naiadi. L'autista ha fermato il mezzo e ha chiamato l'ambulanza. Fioccano le proteste per il cattivo funzionamento dei condizionatori, che mancano del tutto sugli autobus vecchi. Una dirigente dei Ds ha avuto un calo di pressione dopo un intervento tenuto nella sede del partito, in via Lungaterno Sud. Soccorsa da due medici, Giandomenico Palka e Vincenzo Rapino, è stata portata in ospedale in ambulanza. Diversi anche i malori registrati in spiaggia.

AVEZZANO La siccità e la scarsità d'acqua nei canali del Fucino sta mettendo in ginocchio l'agricoltura locale. I coltivatori hanno seri problemi a irrigare dalla prossima settimana l'allarme potrebbe farsi più insistente. Il Consorzio di bonifica, che da parte sua sta assicurando il massimo grado di attività dei pozzi, vorrebbe proporre alla Regione un invaso con il fiume Giovenco.
L'invito agli agricoltori è quello di usare l'acqua con grande parsimonia. Da oggi scatta il divieto di irrigazione per tutto il week end dopo le ordinanze emesse da tutti i sindaci dei Comuni che si affacciano sulla piana del Fucino.

L'AQUILA Sarà una estate difficile, per quanto riguarda la fornitura di acqua potabile, anche per le zone interne e in particolare per i Comuni dell'Aquilano (capoluogo compreso) i cui acquedotti sono gestiti dalla Gran Sasso Acqua. Il caldo di questi giorni sta portando all'emergenza tanto che la Gran Sasso Acqua ha deciso di adottare da oggi alcuni provvedimenti per limitare al massimo i disagi.
«Già da tempo» afferma l'ingegner Aurelio Melaragni della Gran Sasso Acqua «era stato previsto, per l'estate 2007, un sensibile calo nella disponibilità delle risorse idriche a fronte di un'estate particolarmente calda. Purtroppo, quanto previsto si è puntualmente verificato. Da alcuni giorni è stato, inoltre, riscontrato da parte della Gran Sasso Acqua, un aumento dei consumi particolarmente elevato che non trova giustificazione se non in un uso improprio della risorsa idrica»

CHIETI. Molte persone anziane ieri, soprattutto nelle ore di punta, hanno fatto ricorso al medico di famiglia, al 118 e anche al pronto soccorso per malori, abbassamenti di pressione, o lievi collassi. Ma sono stati tutti pazienti di una certa età, che sono già affetti da problemi al cuore o di pressione arteriosa non regolare. Medici e infermieri dicono che i malori non sono dipesi dal caldo ma che la canicola ha contribuito a gravare le patologie già esistenti. Intanto, continuano le interruzioni nell'erogazione del flusso idrico in città e nella vallata durante le ore notturne.

VASTO Dopo i malori di giovedì provocati dall'ondata di caldo, ieri a Vasto e Lanciano nessuno ha dovuto far ricorso al pronto soccorso. La disavventura più grave era accaduta a una ragazza vastese di 16 anni che si era accasciata sull'asciugamano davanti alle amiche, dopo aver trascorso più di due ore stesa al sole. Trasferita priva di sensi al pronto soccorso del San Pio, la giovane si è ripresa dopo una terapia idropinica.
Ma complessivamente sono state una trentina le persone soccorse giovedì dai medici dei presidi di medicina turistica di Vasto e San Salvo e dal pronto soccorso del San Pio, molte ragazze ma anche tanti anziani e asmatici.

TERAMO. Emergenza caldo anche a Teramo e in provincia, in particolare lungo la costa. Nel capoluogo, negli ultimi giorni, sono stati sei i malori registrati per le temperature record. Ad essere soccorsi dalle ambulanze del 118, sono stati soprattutto anziani che si sono sentiti male sia in casa che all'esterno delle loro abitazioni. A causa del caldo, inoltre, si sono verificati numerosi incendi di sterparglie, soprattutto nella zona della Val Vibrata.