Abruzzo: giunte rosa, irregolare il 45% dei Comuni

16 Febbraio 2018

Studio dell'ufficio regionale delle Pari opportunità, i dati peggiori nell'Aquilano.  Ricorsi al Tar contro Tollo e Ripa Teatina

PESCARA. Il 45% dei Comuni abruzzesi, cioè 136 su 305, non è in regola sul rispetto della parità di genere nella composizione delle giunte: solo 169 rispettano le norme di riferimento. È quanto emerge da un'analisi condotta dalla consigliera di Parità della Regione Abruzzo, Alessandra Genco, che ha presentato un ricorso al Tar contro due Comuni - Tollo e Ripa Teatina (Chieti) - le cui amministrazioni sono state rinnovate dopo le ultime elezioni. L'avvocato Antonella Zuccarini, dello studio legale Del Federico e associati, sta seguendo le cause e ha spiegato le leggi di riferimento (gli articoli 6 comma 3, 46 comma 2 e 1 comma 137 del Tuel e l'articolo 1 comma 137 della legge 56 del 2014).

Analizzando i dati, emerge che la situazione peggiore è nell'Aquilano: più della metà dei comuni, 58 contro 50, cioè il 54%, non è in regola. Seguono il Pescarese (20 contro 26, 43%), il Chietino (42 contro 62, 40%) e il Teramano (16 contro 31, 34%). Per quanto riguarda i sindaci, i primi cittadini di sesso femminile sono il 12,79%, cioè 39 su 305. I ricorsi al Tar riguardano i Comuni di Tollo e Ripa Teatina perché sono i due enti non in regola tra i 50 con più di tremila abitanti le cui amministrazioni sono stare rinnovate dopo le elezioni del 2015.

«La legge Delrio del 2014 - afferma Alessandra Genco - stabilisce che i Comuni con più di tremila abitanti devono garantire nelle giunte l'equilibrio del 40% del sesso meno rappresentativo. Subito dopo l'iscrizione a ruolo della causa il Comune di Tollo si è messo in regola, mentre Ripa Teatina non lo ha fatto ed ha addirittura modificato lo Statuto comunale, togliendo la possibilità di prendere un assessore esterno. A quel punto le iscrizioni a ruolo sono diventate tre: una anche per la modifica dello Statuto».