Abruzzo

Bebè, tassa sui rifiuti e acquisto di auto elettriche: ecco i bonus in arrivo

3 Agosto 2025

Le misure di sostegno. Da settembre incentivi (fino a 11mila euro) a chi rottama veicoli termici. Agevolazioni anche per prima abitazione, mobili ed elettrodomestici

Figli, casa, mobili, elettrodomestici, lavoro e salute. Prorogati (o rinforzati) i bonus del Governo per le famiglie, in base al numero dei figli e all’Isee. Previsti specifici programmi di sostegno rivolti ai nuclei indigenti a fronte dei crescenti allarmi sulla povertà economica e sociale che in Abruzzo colpisce quasi il 40% della popolazione, secondo l’ultimo rapporto dell’Istat. E mentre per gli incentivi auto elettriche c’è da attendere il decreto che fisserà le modalità di assegnazione – annunciato dal ministro – è certa l’entrata in vigore dal 2026 del bonus sociale per i rifiuti, con uno sconto del 25% sulla Tari. Il provvedimento è stato definito da Arera, l’Autorità di regolazione per energia e si affianca ai bonus già esistenti per luce, gas e acqua, con l’obiettivo di alleggerire il peso dei costi dei servizi essenziali sulle famiglie più fragili. Lo sconto sarà riconosciuto a tutti i nuclei familiari con Isee inferiore a 9.530 euro, o sotto i 20.000 euro per le famiglie numerose. A differenza di altri tipi di agevolazioni, non sarà necessario presentare una richiesta: il bonus sarà riconosciuto in automatico ai cittadini che ne hanno diritto, grazie allo scambio di dati con l’Inps.

SCONTI IN BOLLETTA. Resta attivo il bonus luce, gas e acqua. Si tratta di un sostegno economico sulle bollette destinato alle famiglie in difficoltà economica o dove è presente una persona con grave disagio fisico. Ottenerli è semplice: chi è in condizioni di disagio economico, deve recarsi allo sportello Inps e presentare la dichiarazione sostitutiva unica (Dsu) per il calcolo dell’Isee. In base all’importo e al numero dei componenti del nucleo familiare, agli aventi diritto verrà riconosciuto automaticamente il bonus, sotto forma di “sconto” per un anno, senza presentare alcuna istanza. Anche per il 2026 le famiglie dovranno presentare quindi una nuova Dsu, così da ottenere il bonus per i successivi 12 mesi.

BONUS CASA E AUTO. Il bonus per la ristrutturazione al 50 per cento è confermato per la prima casa, con tetto di spesa fissato a 96.000 euro. A questo si aggiunge il Sismabonus con la detrazione per lavori antisismici ridimensionata al 50% per la prima casa e al 36% per le altre proprietà. Per chi vuole acquistare mobili e grandi elettrodomestici in caso di ristrutturazione, con tetto di spesa confermato a 5.000 euro, resta in vigore il bonus mobili con la detrazione del 50%. Viene prorogata al 31 dicembre 2027 la possibilità di estendere la garanzia pubblica – tramite il Fondo di garanzia per la prima casa – fino all’80% della quota capitale del mutuo richiesto. Le categorie prioritarie sono le giovani coppie, i nuclei familiari monogenitoriali con figli minori e i giovani di età inferiore ai 36 anni, purché in possesso di Isee non superiore a 40mila euro annui e richiedenti un mutuo superiore all’80% dell’immobile, compresi gli oneri accessori. Partiranno invece a settembre i nuovi incentivi per acquistare un’auto elettrica – fino a 11mila euro – previa rottamazione di un veicolo termico.

MADRI LAVORATRICI. Il bonus per le sedute di psicoterapia, che ha registrato una grande richiesta, viene confermato e rafforzato. Il rimborso per chi necessita di supporto psicologico è di 50 euro a seduta, ma con limiti massimi differenziati in base all’Isee del richiedente: fino a 15mila euro il tetto è di 1.500 euro; tra 15 e 30mila, scende a 1.000 euro; tra 30 e 50mila, si ferma a 500 euro. Oltre 50mila euro di Isee non si ha diritto al bonus psicologo. L’agevolazione viene gestita attraverso la piattaforma Inps, ma è necessario l’apertura della “finestra” per le richieste. La decontribuzione parziale dedicata alle madri lavoratrici dipendenti viene estesa dal 2025 anche alle lavoratrici autonome – purché con un reddito non superiore a 40mila euro l’anno e non in regime forfettario – madri di due o più figli, fino al compimento del decimo anno di età del più piccolo. Dal 2026 la decontribuzione sarà riconosciuta alle madri lavoratrici autonome con tre o più figli fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo.

ASSEGNO UNICO E BONUS BEBE’. Continuerà ad essere erogato nel 2026, con alcune novità e conferme rispetto agli anni precedenti, l’assegno unico e universale per i figli a carico. È un beneficio economico mensile erogato dall’Inps per ogni figlio a carico, a partire dal settimo mese di gravidanza fino ai 21 anni, e senza limiti di età per i figli con disabilità. L’importo varia in base all’Isee (Indicatore della Situazione economica equivalente) del nucleo familiare. Più basso è l’indicatore, maggiore è l’importo dell’assegno. Resta in vigore il “bonus bebè” da mille euro per ogni figlio nato o adottato dal primo gennaio 2025. Una misura da 330 milioni voluta dal Governo per aiutare mamma e papà nelle spese extra sostenute per il lieto evento. Il contributo, una tantum, può essere richiesto dai genitori residenti in Italia con un Isee entro i 40mila euro e sarà erogato in un'unica soluzione in ordine cronologico di presentazione delle domande, fino all’esaurimento dei fondi disponibili.

INCLUSIONE E FORMAZIONE. L’Assegno di inclusione (Adi) viene concesso su richiesta di uno dei membri del nucleo familiare ed è destinato a nuclei con persone disabili, famiglie con minorenni e con membri di almeno sessant’anni di età. Nuclei con componenti in condizioni di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi sociosanitari territoriali certificati dalla pubblica amministrazione. È erogato mensilmente per un periodo continuativo non superiore a 18 mesi e può essere rinnovato per ulteriori 12 mesi, previa sospensione di un mese. Non può essere comunque inferiore a 480 euro annui. Mentre il supporto formazione-lavoro (Sfl), incentivo economico per chi cerca lavoro e si impegna in percorsi di formazione e attivazione lavorativa, è un'indennità mensile di 500 euro destinata a persone tra i 18 e i 59 anni, appartenenti a nuclei familiari con un Isee non superiore a 6.000 euro, che non rientrano nei requisiti per l'Assegno di Inclusione. Questa indennità erogata tramite bonifico, per tutta la durata della misura (massimo 12 mesi, con possibilità di proroga) è subordinata alla partecipazione effettiva alle attività previste dal Patto di servizio personalizzato concordato con il Centro per l’impiego.