il caso

Capistrello, dopo l'arresto del geometra Natale senza stalker?

Dopo il fermo di Fabrizio Lusi il paese riflette su quanto avvenuto in tutti questi anni. Il sindaco Ciciotti: "Si poteva evitare? Lui è un insospettabile, aspettiamo di vedere cosa avverrà nei prossimi giorni"

CAPISTRELLO. Chissà se questo sarà davvero, dopo tanti anni, il primo Natale senza stalker per gli abitanti di Capistrello, il paese della Valle Roveto attraversato dal fiume Liri, che ha vissuto nell’ansia e nel tormento per colpa di quello che è stato definito un "persecutore seriale".

Fabrizio Lusi ha 53 anni, è un geometra. Anche se al momento non ha un lavoro. Abita con gli anziani genitori e il fratello. Non è sposato. I carabinieri della stazione di Capistrello hanno riconosciuto in lui lo stalker che per anni ha gettato nello sconforto i suoi vicini di casa, con decine di lettere con timbri e sigilli falsi nelle quali venivano reclamati ingenti debiti oppure aperture di procedimenti penali, per sfruttamento della prostituzione o per reati legati al mondo della droga.

I militari della stazione, al comando del maresciallo Vincenzo Mella, qualche giorno fa lo hanno arrestato. Su disposizione del gip del tribunale di Avezzano, Francesca Proietti, l’uomo si trova ora ai domiciliari. All’interrogatorio di garanzia ha negato tutte le accuse, nonostante a suo carico ci siano prove ritenute schiaccianti, compresa la perizia calligrafica che dimostra che chi firmava quelle lettere hard che hanno gettato nella disperazione una minorenne del paese, oltre che a una donna di cui probabilmente si era innamorato e che non ha mai corrisposto il suo amore, è proprio la sua.

Francesco Ciciotti, il sindaco di Capistrello, un Comune già finito nelle cronache nazionali per via del dissesto finanziario in cui è precipitato diversi anni fa, è molto imbarazzato da tutta questa vicenda e non vuole che ne risenta l’immagine del paese. Capistrello è tra l’altro il paese di origine del senatore della Margherita Luigi Lusi, dove fino al precedente mandato è stato sindaco il fratello Antonino.

Ciciotti dice di avere comunque le mani legate. «Conosco Lusi», commenta, «abitiamo in un piccolo centro e ci conosciamo tutti. Per lavoro ci siamo incontrati sui cantieri. Non avrei mai sospettato una cosa del genere. All’apparenza è una persona “normale”. Anche perché il geometra 53enne è di buona famiglia e visto dal di fuori appare un “insospettabile”».

Alla domanda se non sia il caso, per la sicurezza dei suoi cittadini, intervenire in una situazione così delicata, il primo cittadino risponde: «Siamo ancora in una fase istruttoria. Come amministrazione non posso intervenire o coinvolgere gli assistenti sociali. Al momento non possiamo intralciare il lavoro della magistratura e nemmeno dei carabinieri».

Le indagini del maresciallo dell?Arma Corrado Di Gregorio sono andate avanti per mesi e hanno accertato che Lusi dal 1999 mandava messaggi e lettere con chiari e volgari riferimenti sessuali a una sua vicina. Poi ha iniziato con la giovane del paese.

Questo tipo di lettere le scriveva a mano ed è stata proprio la sua calligrafia a incastrarlo. Una ventina le persone ascoltate in caserma, una sessantina le lettere inviate a nome del ministero degli Interni, dell’Agenzia delle Entrate, del commissariato di Avezzano e del Consorzio acquedottistico marsicano. Tutte avevano timbri fasulli.

Quando a marzo i carabinieri si erano presentati nella casa del 53enne e l’avevano perquisita da cima a fondo avevano trovato fogli di carta intestata, sigilli, timbri fasulli e alcune lettere.

Tutto il materiale è stato stato sequestrato, insieme a un’agenda e al computer che secondo gli inquirenti era quello utilizzato per scrivere.

E ad agosto, dopo un’attenta indagine, Lusi era stato raggiunto da un primo provvedimento restrittivo, che consisteva nel divieto di avvicinamento alla donna alla quale da 16 anni mandava lettere oscene.

Il provvedimento non è però bastato a scoraggiarlo.

Adesso a Capistrello sembra essere tornata la tranquillità. Niente più lettere nelle cassette delle poste, niente più ansia. Anche perché se il 53enne continuerà a molestare i suoi vicini per lui possono aprirsi stavolta le porte del carcere.

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