"Case B e C, subito i lavori"

Tre miliardi di danni certificati a chiese e palazzi. Cialente: non ci sono alloggi per coppie e single. Consulenza legale gratuita da Rifondazione ai cittadini che contestano le assegnazioni delle case 

L’AQUILA. «Settemila sfollati ancora sulla costa e 4.500 quelli ospitati in caserme, alberghi e residence dell’Aquila e dintorni. Per molti di loro, in particolare per i single e per i nuclei composti da due persone, sarà difficile - se non impossibile - poter avere un alloggio del progetto Case». A parlare è il sindaco Massimo Cialente che torna a invocare il rapido avvio dei lavori di recupero della case B e C.

Parole, quelle di Cialente, che confermano quanto dichiarato alcuni giorni fa dal capo della Protezione civile Guido Bertolaso.

LE ASSEGNAZIONI
. «Al momento, all’appello» continua il primo cittadino «mancano 850 alloggi per i nuclei familiari composti da due persone, mentre resteranno fuori, almeno per ora, tutti i single. Però, dai conti fatti, dovrebbero essere circa duecento i moduli abitativi provvisori in «avanzo» che potremo utilizzare per i nuclei familiari piccoli. Case che stiamo realizzando nelle frazioni e che assegneremo a quelle coppie le cui abitazioni sono state classificate E o F. Il problema vero restano le B e le C. Sono state circa diecimila le pratiche presentate per i lavori di ristrutturazione (contro le 14 mila previste), ma di cantieri aperti se ne vedono ben pochi. Solo con la ristrutturazione di queste case riusciremo a liberare posti all’Aquila, negli alberghi e nelle caserme, dove poter sistemare i single e i nuclei familiari più piccoli. Abbiamo anche predisposto un piano che prevede la possibilità di spostare le famiglie composte da tre persone in alloggi un tantino più grandi di quelli, modulati per due, dove attualmente sono state sistemate».

Per Cialente «se tutti faranno il loro dovere, per quel che riguarda i lavori di riparazione delle case B e C danneggiate, a giugno potrebbero essere molti gli alloggi disponibili. Tanti da poter consentire il rientro in città di tutti gli aquilani».

LA NUOVA PROROGA. Ma per il sindaco l’ulteriore proroga per la presentazione della pratiche B e C, concessa fino al 31 gennaio, non rappresenta un buon segnale.

«Spero che le domande non consegnate si riferiscano ad abitazioni del centro storico. Altrimenti» afferma «ci troveremo di fronte a una situazione davvero inspiegabile. Le case B e C sono quelle che possono riaprire i battenti nel giro di qualche mese e dunque occorre accelerare i lavori, altrimenti sarà difficile riportare all’Aquila i nostri concittadini, molti dei quali anziani, per i quali ora non ci sono posti disponibili». Il tutto con lo sguardo rivolto anche ai conti. «Si sta spendendo tantissimo per gli alberghi, molto più di quanto era stato preventivato. Dei soldi stanziati per l’emergenza restano 210 milioni di euro che - riuscendo a recuperare altri alloggi - potremmo, invece, destinare ad altri interventi. Magari alla sistemazione di alcune scuole, quali la media Mazzini situata a Villa Gioia».

Ma intanto, proprio sulla ricostruzione leggera si registra un nuovo intervento del presidente dell’Ordine degli ingegneri Paolo De Santis.

NUOVE DISFUNZIONI. «La macchina relativa alla ristrutturazione degli edifici B e C, sta prendendo corpo» afferma De Santis «ma alcune disfunzioni procedurali e di comunicazione verso i professionisti e i cittadini stanno rendendo la situazione pesante. L’Ordine ha sempre messo a disposizione della collettività le proprie conoscenze per snellire e semplificare le procedure, ma oggi dobbiamo assistere a un balzello confuso e cervellotico di disposizioni, quando magari fino a ieri valeva il contrario. I pareri espressi dalla Cineas continuano ad avere numerose incongruenze (parcelle, costi della sicurezza, Iva). A tal proposito basta vedere l’enorme via via di tecnici convocati per le delucidazioni. Non è chiara, poi, la procedura per la liquidazione delle fatture del professionista e dell’impresa e inopinatamente il Comune sta negando che l’anticipo del 25% concesso al committente possa essere utilizzato per il pagamento di parte delle spettanze dei professionisti. Non si capisce perché alle imprese» dice De Santis «che molto spesso ancora non iniziano i lavori, venga concesso l’anticipo del 25%, mentre ai professionisti che hanno svolto l’intero ciclo della progettazione viene negato il diritto al pagamento dell’anticipo. Il tutto in antitesi con l’ultima circolare del vice commissario De Bernardinis».

LO SPORTELLO UNICO
. Il presidente dell’Ordine degli ingegneri risollecita infine «l’attivazione dello Sportello unificato Provincia-Comune per il rilascio del nulla osta da parte del Genio civile per le pratiche che necessitano il relativo deposito, oltre l’esame tecnico effettuato dalla Reluis (la società incaricata insieme alla Cineas di esaminare le domande)».

Una serie di problemi «che» secondo De Santis «vanno affrontati in una riunione tecnica che chiederemo al prefetto di convocare, così da poter chiarire univocamente le procedure e i comportamenti dell’intero ciclo della ricostruzione».

LE PROTESTE. Intanto si registrano polemiche e proteste sul fronte delle assegnazioni degli alloggi del progetto Case. Polemiche che neppure le spiegazioni fornite nei giorni scorsi da Bertolaso sono riuscite a stemperare. Nel mirino i criteri utilizzati per l’assegnazione.

RIFONDAZIONE. A tal proposito Rifondazione comunista è pronta a fornire un sostegno legale ai tanti cittadini aquilani che si sono visti escludere dal progetto Case in maniera «ingiusta o poco chiara».

«Visto che la Protezione civile si rifiuta di rendere pubbliche le graduatorie per l’assegnazione degli alloggi e di chiarire quali siano i requisiti posti alla base delle priorità», afferma Rifondazione, «e dal momento che il sindaco dell’Aquila firma i documenti per le assegnazioni o le lettere che comunicano l’esclusione praticamente “alla cieca”, sono tanti i cittadini che si sono rivolti a noi per chiedere aiuto. Si tratta di persone che si sono sentite lese nei propri diritti e lasciate sole nella battaglia per difenderli».

Il Prc mette, così, a disposizione una consulenza legale gratuita per quanti intendano inoltrare ricorsi o richieste di chiarimenti in merito al progetto Case e ai criteri di assegnazione.