Cgil e Cisl: Monti rafforza il Patto

Legnini (Pd): l'Abruzzo deve porsi in sintonia con la nuova stagione

PESCARA. «Dire che con il governo Monti sarà necessario rimodulare il Patto per lo sviluppo dell'Abruzzo è prematuro. Il nuovo esecutivo, infatti, nasce in base ad esigenze analoghe a quelle che hanno portato alla sottoscrizione del Patto e quindi, al contrario, potrebbe anche dare slancio alla ripresa economica della regione». E' questa l'idea di Cgil e Cisl regionali, che sottolineano la necessità di aprire una nuova fase di confronto con il Governo.

Dopo le parole del segretario regionale della Uil, Roberto Campo, secondo cui «sarebbe un errore pensare che con il governo Monti non si possa dare continuità al confronto con l'esecutivo nazionale», anche Cgil e Cisl sono convinte che il nuovo governo possa essere un attento ascoltatore delle proposte emerse dal Patto per lo sviluppo.

I due sindacati accolgono con «profonda soddisfazione» la nomina a ministro senza portafoglio per la Coesione territoriale di Fabrizio Barca, che ben conosce le esigenze dell'Abruzzo, in quanto, assieme a Cgil, Cisl, Uil e Confindustria ha condiviso un importante approfondimento sulla situazione economica regionale, in seguito al terremoto del 2009.

Secondo il segretario regionale della Cgil, Gianni Di Cesare, è presto per parlare di rimodulazione. «E' piuttosto una questione politica», dice, «dobbiamo aprire una fase di confronto con il nuovo governo, in modo di rappresentare la situazione regionale nella sua complessità. Mi riferisco quini alla crisi generale e alla perdita di benessere derivata dal sisma».

Di Cesare si concentra anche sulle scelte che «la Regione dovrà fare nei prossimi due mesi: è fondamentale», spiega, «difendere il sistema dei trasporti locale, recuperare la giustizia fiscale e investire ulteriormente sull'occupazione, altrimenti c'è il rischio che la Fase 2 diventi solo una chimera».

Per il segretario della Cgil, inoltre, «sarebbe bene che si chiudesse il capitolo del governatore-commissario, così da riprendere fino in fondo la discussione democratica».

Per Maurizio Spina, segretario regionale della Cisl, il Patto è costruito sulle stesse esigenze del nuovo governo. «Per questo», spiega, «ritengo che le proposte troveranno ascolto. Si tratta di creare relazioni con i nuovi ministri, per illustrare loro lo strumento che l'Abruzzo si è dato». Il segretario Cisl, però, esprime forte preoccupazione per l'assenza, nel processo di ricostruzione dell'Aquila, dell'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta: «I rischi sono elevati a meno che non ci sia un salto di qualità dei politici locali».

Sul Patto per lo sviluppo interviene anche il senatore abruzzese del Pd, Giovanni Legnini, secondo cui «occorre cambiare indirizzo e contenuti». Per Legnini, è importante non disperdere i fondi Fas ed europei, concentrandosi invece su alcuni assi strategici, sull'occupazione e sullo sviluppo infrastrutturale». Secondo il senatore l'Abruzzo non deve perdere «l'opportunità di porsi in sintonia con la nuova stagione, superando la confusione, l'incertezza, l'assenza di una strategia e l invocazione di protettorati».

«Anche la nostra azione in Parlamento», conclude Legnini, «dovrà adeguarsi al mutato scenario e dovrà tener conto della gravità della crisi, prendendoci cura senza riserve degli interessi dell Abruzzo».

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