Consiglio regionale, aumenta la produzione di leggi

Le proposte presentate dai partiti sono 88 D’Alessandro (Pd) il capogruppo più produttivo Sanità e lavoro le materie più trattate.

PESCARA. Quanto ha prodotto il Consiglio regionale nel 2009? A giudicare dai numeri, 35 leggi approvate, il primo anno di legislatura che si conclude in questi giorni, ha mostrato una discreta ripresa dell’attività rispetto al 2008, quando le leggi prodotte furono appena 17 a causa dell’interruzione drammatica della legislatura per l’arresto del governatore Ottaviano Del Turco indagato nell’inchiesta sulla sanità. In questi mesi l’essemblea è tornata all’Emiciclo per l’inagibilità della sede appena inaugurata nel palazzo ex Gil danneggiato dal terremoto.

Tra le leggi più importanti varate dall’assemblea presieduta da Nazario Pagano vanno segnalate la riforma dell’Artigianato e la legge sull’apprendistato, le leggi sull’accreditamento delle cliciche private, il blocco delle attività estrattive, le linee guida per la riforma degli enti regionali. Tra le norme promesse e ancora attese c’è sicuramente il taglio delle indennità dei consiglieri e degli assessori (ci ha pensato il governo nel frattempo a varare una norma sui tetti dei compensi): disegni di legge su questo tema sono stati presentati da Pd, Idv e Rifondazione, mentre Pagano ha incaricato un comitato di tecnici di studiare una bozza di riforma.

Sono in totale 88 di disegni di legge presentati dai 9 gruppi consiliari. Guida la classifica il Pdl con 25 ddl, seguito dal Pd con 22 testi, ultimo viene Rialzati Abruzzo che non ha presentato disegni di legge. Dal canto suo la Giunta Regionale ne ha presentati 22.
Nel confronto tra capigruppo, i consiglieri cioè che per per ruolo e funzione coordinano l’attività politico-legislativa dei gruppi, fa la parte del primo della classe il capogruppo del Partito democratico Camillo D’Alessandro che ha presentato o co-firmato 15 disegni di legge, seguito da Antonio Saia (Comunisti Italiani) che ne ha presentati 13, terzo Carlo Costantini (Italia dei Valori) con 8 disegni di legge, seguito da Antonio Menna (Udc) con 7 ddl.

«Il problema non è la quantità delle proposte, ma la qualità», spiega D’Alessando, «non ci interessano farne tante, ma le migliori per l’Abruzzo, le nostre sono leggi quadro, di sistema, non leggine».
Molto presenti le proposte di legge sul lavoro, sulla sanità, sull’ambiente. Una novità è l’assenza di leggi omnibus, quelle che aprono le porte ai finanziamenti a pioggia: d’altronde il bilancio regionale è a secco.