L'ACCORDO

Container Honda in treno da Manoppello a Trieste: la sinergia raddoppia

I convogli merci Sangritana diventano due a settimana lungo la dorsale adriatica: 70 camion in meno sulla strada e costi della logistica dimezzati

TRIESTE. Circa 70 camion in meno sulla strada ogni settimana grazie al trasporto merci ferroviario tra l'Abruzzo e il porto di Trieste che passa da uno a due volte ogni sette giorni. A realizzarlo e ad avvicinare l'Abruzzo al perno intermodale triestino rivolto all'Est è la sinergia creata ad attobre tra l'interporto di Manoppello, la Honda Italia che si trova in Val di Sangro, la società controllata del porto di Trieste Adriafer - che gestisce le operazioni di manovra dei convogli ferroviari in coordinamento con il terminal container del Molo VII, gestito a sua volta da Trieste Marine Terminal - e l'azienda ferroviaria abruzzese Sangritana. Una company train, esclusivamente dedicata a Honda Italia, che trasporta una quarantina di container a tratta, coprendo la distanza in 12 ore circa, con tempi dimezzati - è stato spiegato nel corso di una conferenza stampa - rispetto al trasporto su gomma e con benefici ambientali.

I rappresentanti delle aziende legate dalla company train

"Dopo le difficoltà riscontrate nel settore logistico a causa della pandemia" - ha ricordato Marcello Vinciguerra, managing director Honda Italia industriale, "abbiamo deciso di collegare direttamente le navi madre dall'Asia all'Italia attraverso Trieste e non più attraverso il transhipment nel Pireo. Il nuovo servizio ci consente di consegnare circa 1.200 container in un anno, dimezzare il costo della logistica a terra e conseguire un beneficio a livello di impatto ambientale".

È un accordo "innovativo", ha aggiunto Alberto Amoroso, amministratore unico di Sangritana: "La linea esisteva ma non era utilizzata in questa direzione. Adesso abbiamo iniziato con Honda, cerchiamo di valorizzare ulteriormente il Porto di Trieste e la possibilità di far arrivare le merci attraverso la dorsale adriatica".

"Grazie ai treni - ha concluso il presidente dell'Autorità di Sistema portuale del Mare Adriatico Orientale, Zeno D'Agostino - il nostro porto crea relazioni e accorcia le distanze non solo verso l'Europa, ma anche verso l'Italia. Con questo collegamento lo scalo estende la propria area d'influenza lungo la dorsale adriatica".