Sanità Abruzzo, il deficit sale a 128 milioni di euro. E tutti i tagli restano confermati

1 Agosto 2025

La giunta regionale diserta l’aula. Presente solo Quaglieri: «La misura serve a fare il punto delle risorse». Paolucci (Pd): «Nei prossimi due anni calerà una scure di 157 milioni»

L’AQUILA. Doveva essere il primo round, l’inizio della resa dei conti per il deficit della sanità da 113 milioni di euro solo nel 2024. E invece l’opposizione si è trovata a scoprire che il tendenziale indice di disavanzo sanitario nel 2025 si è aggravato a 128 milioni e che quasi tutti i tagli sono stati confermati senza avere di fronte il suo sparring partner, la giunta regionale. È questo il sunto della giornata di ieri nell’aula consiliare dell’Emiciclo dell’Aquila, dove si è riunita la super commissione per discutere la manovra di assestamento di bilancio di previsione per il triennio 2025-2027. C’era grande attesa per la seduta. Il consigliere pentastellato Francesco Taglieri aveva promesso di «star preservando le energie» per il dibattito, ma il governo ha deciso di disertare.

Ad eccezione di Umberto De Annuntiis, che si è fatto vedere verso la fine della seduta ma senza sedersi, l’unico assessore formalmente presente in aula è stato l’assessore al Bilancio Mario Quaglieri. Anche lui, però, dopo aver presentato la relazione sullo stato dell’arte delle finanze abruzzesi, ha abbandonato l’edificio, lasciando da soli i consiglieri della maggioranza e i tecnici, tra cui Fabrizio Giannangeli, direttore del dipartimento Risorse, ed Emanuela Grimaldi, direttrice del dipartimento Sanità. La rabbia dell’opposizione è montata immediatamente, con il Patto per l’Abruzzo che ha parlato di «atteggiamento profondamente irresponsabile e sprezzante nei confronti degli abruzzesi e della vita politica da parte della Giunta» per poi dare appuntamento alla conferenza stampa di oggi alle 11 al palazzo del Consiglio regionale di Pescara per fare il punto della situazione. Ma intanto l’iter per l’approvazione della legge prosegue.

Dopo il parere favorevole della maggioranza del Consiglio regionale, espresso in seduta congiunta, rispettivamente dalla seconda, terza, quarta e quinta commissione, il prossimo e ultimo step è in programma per martedì. In mattinata, infatti, ci sarà la seduta finale della prima commissione; nel pomeriggio, il voto decisivo del Consiglio. Poi il presidente Lorenzo Sospiri formalizzerà l’inizio dell’estate anche per i politici. E a quel punto gli abruzzesi non sentiranno più parlare di tagli in aula, ma soltanto sotto l’ombrellone. Quaglieri ha sostanzialmente confermato tutti i tagli previsti dall’assestamento di bilancio, che ha definito come «una semplice ricognizione delle risorse che abbiamo cercato di riallineare allo stato attuale, perché di quelle future ancora non abbiamo certezza».

Tradotto in termini concreti, significa che i capitoli di spesa che hanno subito la sforbiciata non saranno rimpinguati prima di settembre-ottobre, dopo che il mef avrà indicato l’entità del gettito fiscale dovuto al rialzo dell’Irpef deciso appena qualche mese fa. Ricapitolando le principali voci di spesa inghiottite dal buco nero della sanità, troviamo l’agricoltura, con 1,2 milioni in meno, così come lo sport; meno 474mila euro per acqua, frane e urbanizzazioni; meno 468mila per la cultura; meno 433mila per aree interne, aree protette e parchi; meno 337mila al turismo; meno 52mila alle manifestazioni simbolo d’Abruzzo come la Perdonanza dell’Aquila, il Mastrogiurato di Lanciano e la Coppa Interamnia di Teramo. E poi, secondo i documenti allegati alla manovra di assestamento di bilancio, ci sono anche altri 17 milioni di euro di «accantonamenti» per rientrare nei parametri del Patto di stabilità. Il che significa altri tagli.

«Ai consorzi di bonifica neanche un euro, all’associazione regionale degli agricoltori – i cui rappresentanti appena qualche giorno fa sono venuti davanti all’Emiciclo a raccontarci che non percepiscono una mensilità da 20 mesi – neanche un centesimo. Uguale per l’impiantistica sportiva. Ma alla fiera dei cartoni è stato assegnato mezzo milione d’euro». A parlare è il consigliere Pd Antonio Blasioli, che si sfoga sui social a margine della seduta all’Emiciclo. Si riferisce al capitolo di spesa del documento di assestamento che assegna 549mila euro all’evento fumettistico Cartoon on the bay, che si svolge ogni anno a Pescara. È una delle pochissime voci che in questo mare di tagli hanno schivato il colpo. Tra queste ci sono il premio Matteotti, a cui sono stati assegnati 80mila euro, e il costo delle utenze del complesso delle Naiadi di Pescara, al quale la Regione ha destinato circa 100mila euro.

Senza l’assessore Nicoletta Verì, impegnata a Roma, è stata la direttrice tecnica del dipartimento Sanità a fare il punto della situazione, confermando che oggi ci sarà il tavolo tecnico «dove sosterremo il presupposto dell’estensione territoriale della Regione e della densità abitativa per ottenere maggiori risorse da cui dipenderà l’andamento tendenziale del debito», che ha confermato attestarsi sui 128milioni di euro 15 milioni in più del 2024. Per quanto riguarda i tagli che le Aziende sanitarie locali dovranno fare a livello interno, Grimaldi ha aggiunto che «dovranno adottare misure di contenimento della spesa del 2% per i costi di esercizio 2024, mentre la cabina di regia sta lavorando alla centralizzazione degli acquisti».

Le parole di Quaglieri e Grimaldi hanno trascinato un’ondata di polemiche. In consiglio la reazione più accesa è stata quella del capogruppo del Partito democratico Silvio Paolucci. «Tasse e tagli, tasse e tagli: è questo il modello fallimentare della Giunta Marsilio», ha detto, «hanno falcidiato i fondi alla cultura, lavoro, giovani, trasporti, ambiente e agricoltura. E nel triennio 2025-2027 ancora quando e se saranno reintegrati, dipende dalle maggiori entrate fiscali di cui non è possibile avere contezza. E ancora: sul fronte sanitario è in arrivo un’altra scure da 157 milioni di euro nel programma operativo 2025-2027, con tagli che si riverseranno sui servizi per i cittadini, sui medici di medicina generale».

A prendere le parti della Giunta Marsilio è stato il capogruppo di Fratelli d’Italia Massimo Verrecchia, che ha voluto ridimensionare la situazione: «Grimaldi ha detto che il deficit è sotto controllo grazie alle manovre della Regione. Ha citato espressamente il tendenziale contenuto nel programma operativo adottato il 9 luglio scorso, pari a -128 milioni di euro, a cui vanno sottratte le manovre a regia regionale, per +43 milioni di euro, e le misure richieste dal presidente e dall’assessore alle Aziende sanitarie, consistenti in una riduzione dei costi del 2%, che, se correttamente attuate, comporterebbero un ulteriore recupero di +60 milioni di euro». Insomma, in questa fase l’unica certezza sono i tagli alla spesa, l’ultimo saluto della politica agli abruzzesi prima dell’inizio dell’estate. Per tutto il resto, bisognerà aspettare settembre.

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