Crisi e terremoto, 2010 da dimenticare

I messaggi e gli auguri degli abruzzesi per tornare a guardare il futuro con speranza

Non è stato un grande anno questo che stasera se ne va. Gli abruzzesi lo ricorderanno per le ferite del terremoto e per la crisi economica che sembra sanare le aziende senza soddisfare la voglia di lavoro delle famiglie. Per la 2ª volta, il brindisi di San Silvestro all'Aquila ha come scenario una città buia e immersa nelle macerie. C'è molta tristezza nelle casette del dopo terremoto. Con il passare dei mesi stanno emergendo problemi e disagi non percepiti nell'enfasi della propaganda. Agli aquilani che non ci sono più e agli sfollati va il pensiero degli abruzzesi. Anche quest'anno, i lettori hanno inviato in redazione centinaia e centinaia di auguri per i loro cari: un appuntamento che sta diventando una tradizione, con i messaggi fatti recapitare tramite «il Centro». Ci sono parole d'amore e di speranza, richieste di perdono e promesse, dolcezze e passioni rinnovate. I sentimenti e i propositi di una comunità alle prese con tanti problemi, ma una grande voglia di andare avanti.