D'Alfonso-Toto, un patto per la Regione

Il deputato del Fli pensa alla candidatura a governatore dell'Abruzzo col centrosinistra

PESCARA. Il 2011 sarà l'anno di Daniele Toto. Meglio: potrebbe essere l'anno di Daniele Toto. Dipenderà molto da lui, meno dagli altri. Il coordinatore regionale di Futuro e libertà si sta muovendo in queste settimane per guadagnare spazio e voce nella politica abruzzese e nel suo partito. Obiettivo non facile. I finiani gli sono grati per averli liberati dall'ingombrante presenza di Giampiero Catone (il deputato napoletano nominato da Gianfranco Fini coordinatore abruzzese e subito rimosso per evitare che il neonato partito spirasse in culla), ma non approvano e non seguono la linea dura del neocoordinatore nei confronti della giunta Chiodi. Toto vuole un partito d'opposizione, soprattutto dopo il rifiuto del governatore Gianni Chiodi a cedere al Fli l'assessorato alla sanità; i tre consiglieri regionali Emilio Nasuti, Berardo Rabbuffo, Daniela Stati, hanno scelto invece il confronto all'interno della maggioranza e Nasuti potrebbe guadagnarsi il posto di assessore nel rimpasto al quale Chiodi sta lavorando. Il contrasto più forte nel Fli c'è stato al momento del voto sul Bilancio il 30 dicembre. Toto si era precipitato all'Aquila per comunicare a Chiodi il no del suo gruppo, mentre, a pochi metri di distanza, Nasuti e gli altri votavano compatti con la maggioranza.

Chi lo ha visto ha descritto un Toto infuriato. Tanto infuriato da accarezzare l'idea di sconfessare pubblicamente Nasuti, numero due del partito in Abruzzo.

Toto ne parlerà la settimana prossima direttamente con Fini, al quale potrebbe chiedere la rimozione di Nasuti dall'incarico.

Al giovane deputato abruzzese oggi il Fli fa più comodo all'opposizione che in maggioranza. Da un lato perché è dall'opposizione che Fini giocherà la sua partita finale con Berlusconi, ma soprattutto perché solo restando all'opposizione Toto potrà lanciare la sua Opa sul centrosinistra abruzzese per la candidatura alla Regione.

Toto candidato del centrosinistra contro il governatore Chiodi nel 2013? Un'ipotesi non credibile se dietro questa idea non ci fosse un politico visionario come Luciano D'Alfonso.

L'ex sindaco di Pescara e Toto c'hanno ragionato molto in questi giorni. Certo, D'Alfonso vedrebbe bene se stesso sulla poltrona più scomoda della Regione, ma è difficile che possa risolvere entro il 2013 i suoi problemi giudiziari. Per D'Alfonso è allora più realistico pensare a un seggio in Parlamento candidato in primavera in caso di voto anticipato in una lista del Pd (in molti nel Partito democratico parlano già di questa possibilità). Toto invece potrebbe essere la carta da giocare per Palazzo Silone. Ma l'accorto D'Alfonso, che conosce a fondo pregi e debolezze del giovane Daniele, sa che in due anni e mezzo le ambizioni del deputato finiano potrebbero svanire al sole della politica romana, troppo lontana dall'Aquila. Meglio dunque costruirgli una ribalta abruzzese, anche di secondo piano ma pur sempre abruzzese. La ribalta scelta da D'Alfonso è poco distante dalla basilica del Volto Santo, a Manoppello, destinata a diventare il laboratorio politico del patto. Nella cittadina a pochi chilometri da Lettomanoppello, paese natale dell'ex sindaco di Pescara, si voterà in primavera: e nel laboratorio manoppellese un avviluppante e funambolico D'Alfonso in campagna elettorale per il Parlamento, e un distante e gelido Toto in campagna elettorale per la poltrona di sindaco non passerebbero inosservati.

Il "patto di Manoppello" naturalmente non considera le giuste rivendicazioni dei potenziali alleati. Per conquistare la candidatura alla presidenza della Regione, Toto si troverebbe di fronte nel centrosinistra almeno tre avversari: il centrista Rodolfo De Laurentiis, leader regionale dell'Udc e consigliere di amministrazione della Rai; il senatore del Pd Giovanni Legnini, il capogruppo del Pd in Consiglio regionale Camillo D'Alessandro. Tutto questo al netto di cambiamenti nei precari equilibri romani (l'Udc che farà?) o di eventuali candidature alle elezioni politiche anticipate, quando saranno.

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