Delrio sul caso Ryanair: "Giù le tasse entro l’estate"
Il ministro promette un cambio di rotta per tutte "le tariffe aeroportuali italiane"
PESCARA. «Avevamo promesso entro l'estate un cambiamento di rotta che non riguarda solo Ryanair, ma le tariffe aeroportuali italiane, abbiamo lavorato ai numeri ma non siamo riusciti a inserire il provvedimento nel decreto Enti locali, la cui prima versione è stata licenziata dal Consiglio dei ministri».
Così il ministro dei Trasporti, Graziano Delrio, a proposito delle intenzioni del governo rispetto alle richieste di Ryanair di una riduzione delle tasse aeroportuali come condizione per non abbandonare anche l’aeroporto d’Abruzzo di Pescara. Delrio è stato ieri in Sardegna per l'inaugurazione dei 4 lotti della Sassari-Olbia.
«Inseriremo il provvedimento in fase di conversione del decreto», ha assicurato, «perché al momento stiamo finendo i calcoli con la Ragioneria». Delrio ha poi spiegato che «il presidente Renzi mi ha assicurato che nei prossimi giorni riusciremo a risolvere la questione, così che entro l'estate potremo mantenere l'impegno per il bene del turismo e di tutto il Paese».
Il problema è che non si sa se i tempi politici possano combaciare con quelli di programmazione di rotte e vettori sull'aeroporto d’Abruzzo. Dal 1 novembre è, infatti, prevista la chiusura della base Ryanair con la cancellazione di 5 degli attuali sette collegamenti (resterebbero Bergamo e Bruxelles-Charleroi). Nel frattempo la compagnia lowcost ha già tolto quei cinque voli dal prossimo calendario invernale: farà in tempo a tornare sui suoi passi?
L’altro ieri nell’agenda del governatore Luciano D’Alfonso era previsto un incontro proprio con Delrio. Mentre oggi si riunisce all’Aquila la commissione Bilancio del consiglio regionale con un unico punto all’ordine del giorno: la variazione di bilancio per venire incontro alle esigenze della Saga (la società aeroportuale) e del Ciapi di Chieti scalo.