urne aperte

Domenica di voto, ecco i sei ballottaggi in Abruzzo: alle 19 affluenza al 41,04%

Da questa mattina alle 7 fino alla ore 23 di questa sera, 117mila abruzzesi, elettori di sei comuni, hanno la possibilità di recarsi alle urne per eleggere il loro sindaco

PESCARA. Da questa mattina alle 7 fino alla ore 23 di questa sera, 117mila abruzzesi, elettori di di sei comuni, hanno la possibilità di recarsi alle urne per votare al ballottaggio il loro sindaco. Quattro dei sei comuni sono quelli con popolazione sopra i 15mila abitanti (Vasto, Lanciano, Roseto, Sulmona) i cui candidati non hanno raggiunto al primo turno la maggioranza assoluta dei voti. Gli altri due comuni. Ortucchio e Civita D’Antino vanno al ballottaggio perché i due candidati sindaco hanno ottenuto lo stesso numero di voti.

Alle 19 l'affluenza in Abruzzo si è fermata al 41,04%, in calo di più di 10 punti rispetto al primo turno (51,85%). A Lanciano hanno votato il 41,36% degli elettori contro il 52,08% di due settimane fa. Affluenza in calo anche a Vasto: 41,85% contro il 53,1%. Stessa situazione anche a Roseto con appena il 41,88% alle urne contro il 51,03 dello scorso 5 giugno. Gli elettori disertano le urne anche a Sulmona, appena il 36,51% (49,82% al primo turno). In lieve crescita infine l'affluenza nei due piccoli Comuni al voto: 40,98% a Civita D'Antino (40%) e 68,12% a Ortucchio (67,87%)

Alle ore 12 invece l'affluenza era aumentata a Sulmona, dove si registrava il 18,42% di votanti rispetto al 13,98% del primo turno. A Civita d'Antino a mezzogiorno era andato alle urne il 16,25% di votanti e a Ortucchio il 25,21%. A Roseto degli Abruzzi la percentuale era del 15,79%. Affluenza maggiore rispetto al primo turno del 5 giugno anche a Lanciano (19,45% contro il 17,16% delle ore 12 del 5 giugno) e a Vasto (20,26% contro il 16,45%).

Dal punto di vista politico la partita è decisiva soprattutto per il Partito democratico, che, dopo la conferma al primo turno di Antonio Luciani a Francavilla, deve strappare la riconferma in due dei quattro grandi comuni oggi al voto, Vasto, e Lanciano, deve riguadagnare la fiducia degli elettori a Sulmona, caduta dopo due anni di difficile amministrazione per dissidi interni alla maggioranza di centrosinistra, e strappare Roseto al centrodestra.

VASTO. Partita tutta aperta a Vasto, dove Francesco Menna (centrosinistra) e Massimo Desiati (centrodestra) hanno chiuso il primo turno con meno di 250 voti di differenza a vantaggio del secondo (8.188 contro 8.426). E ora si interrogano sull’orientamento dei 4.977 elettori che il 5 giugno hanno votato Movimento 5 Stelle. Degli altri candidati sindaci, Massimiliano Montemurro 662 voti (2,69%) area centrista, ha deciso di appoggiare esternamente Menna, non si sa invece cosa farà Edmondo Laudazi, esponente dell’area Mca di Giulio Borrelli (Movimento civico abruzzese), dopo il fallimento della trattativa per l’apparentamento con il candidato di centrosinistra. Pesano in questa coalizione i malumori dell’ex sindaco Luciano Lapenna che ha criticato il Pd per le «troppe ambiguità» che «fanno male al centrosinistra nei territori».

LANCIANO. A Lanciano si contendono la poltrona di sindaco l’uscente Mario Pupillo, centrosinistra, ed Errico D'Amico, a capo della coalizione di centrodestra, che ha concluso l'apparentamento con la terza candidata Tonia Paolucci(Centrodestra-Liste civiche). Un accordo che sulla carta lo lancia come candidato da battere. La Paolucci al primo turno ha ottenuto il 22,67% dei consensi, pari a 4.808 voti. Pupillo è giunto primo con il 39,47%, pari a 8.372 voti, mentre lo sfidante D'Amico è stato distanziato di 339 voti, avendo ottenuto il 37,87% dei suffragi, pari a 8.033 voti. A Lanciano questa campagna elettorale sarà ricordata anche per le polemiche sulla presenza della lista Casapound nella scheda elettorale del candidato di centrodestra.

SULMONA. Qui gli elettori dovranno scegliere tra Bruno Di Masci, candidato del centrosinistra, ex dirigente scolastico in pensione, già sindaco di Sulmona per due mandati, ex presidente della Provincia dell'Aquila ed ex consigliere regionale e Annamaria Casini, consulente dell'assessore regionale alle aree interne Andrea Gerosolimo. Nel primo turno la Casini, candidata sindaco per la coalizione «Noi per Sulmona» ha ottenuto 6436 voti pari al 47,73%; Bruno Di Masci, candidato sindaco per la coalizione La città che vogliamo 3763 voti, pari al 27,29%. L’altro candidato sindaco Elisabetta Bianchi ha dichiarato l'apparentamento di Forza Italia con Di Masci.

ROSETO. Nel comune teramano il sindaco uscente di centrodestra Enio Pavone deve recuperare un punto nei confronti dell’avversario di centrosinistra Sabatino Di Girolamo (34,90 contro 35,95%). Ago della bilancio sarà Rosaria Ciancaione (area centrosinistra) che al primo turno ha riportato il 29,13% dei voti.

Non ci sono apparentamenti ufficiali. Tutto resta in mano alla volontà degli elettori. Come dovrebbe essere

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