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Ecco il piano taglia-liste di attesa con i privati

L’obiettivo è abbattere il tetto dei 18 mesi a portarlo a sei. Prenotazioni nelle farmacie, nuovi strumenti e... convenzioni

PESCARA. «Non vogliamo che si ripeta più ciò che ha consentito l’Abruzzo ad avere liste di attesa fino a 18 mesi. I direttori Asl si dovranno attenere a specifici progetti approvati dalla Regione ed i controlli saranno rigidi perché le risorse stavolta passeranno tutte da qui»: Angelo Muraglia, direttore del Dipartimento regionale Sanità, accompagna con un piglio d’orgoglio il piano operativo regionale che dovrebbe riportare in tempi regionevoli le attese per i controlli medici. «L’obiettivo è rientrare nei 6 mesi max previsti», afferma l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci. Ma tra quanto si vedranno i primi benefici? «Fra tre mesi verrà effettuato un primo riscontro», risponde, «poi c'è il passaggio dei sei mesi, ma ritengo che per vedere qualche risultato apprezzabile si debba attendere almeno un anno».

Il documento – che dev’essere deliberato dalla giunta e inglobato nei piani attuativi delle quattro Asl – è stato elaborato dall’Agenzia sanitaria regionale (Asr) e vi hanno lavorato esperti delle Asl, rappresentanti di Associazioni professionali e sindacati, come Anaoo, Anpo, Cgil, Cimo, Cipe, Cisl, Fials, Fimmg, Fimp, Intersidnacale sanitaria, Simet,m Smi, Sumai, Uil, Cittadinanzattiva, e Codici.

Sedici le linee d'azione per ricondurre a sistema, con un maggiore coordinamento ed un'azione costante di monitoraggio, i diversi fattori che interferiscono e possono condizionare le liste d'attesa. Con la Regione che mette a disposizione 8 milioni di euro e con soptrattutto l’inserimento di una novità: un’ apertura verso i privati, perché lì dove le Asl non riusciranno ad abbattere le liste d’attesa, potranno prendere accordi con laboratori e cliniche che hanno la possibilità di effettuare gli esami richiesti e quindi pagarli a vantaggio degli utenti.

«Le risorse serviranno per mettere a regime proprio l’intero sistema, in modo che domanda e offerta possano finalmente incontrarsi, possa essere aggiunto personale, adoperare tutta la strumentazione tecnico-scientifica e in ultima analisi pagare le eventuali prestazioni con il privato», spiega il Commissario dell’Asr Alfonso Mascitelli.

Che cosa cambierà per gli utenti? Sarà possibile prenotare e pagare ticket nelle farmacie, evitando così le file agli sportelli Cup. I medici di medicina generale e i pediatri potranno accedere dai loro studi alle prenotazioni delle prestazioni per i loro pazienti, così come, i medici specialisti potranno prendere in carico il paziente prenotando le visite di controllo.

«È previsto, tra l'altro», aggiunge Mascitelli, «un doppio controllo sugli indicatori dei risultati conseguiti che verrà effettuato sia a livello del Dipartimento per la Salute e sia dalla istituenda Consulta regionale per le liste d'attesa. Si tratta di un nuovo organismo consultivo e di controllo, con sede presso l'Asr, che svolgerà attività gratuitamente e sarà composto da direttori sanitari aziendali, rappresentanti delle categorie mediche, rappresentanti di cittadini ed istituzioni».

Ma per Paolucci è l’occasione per chiarire anche l’impiego dei fondi per i sei ospedali di Lanciano, Vasto, Avezzano, Sulmona, Penne, Giulianova. «Non c’è alcuna nota, nessun atto che dice che i fondi (ex articolo 20) vengono utilizzati per ampliare l’ospedale di Chieti. È un’ invenzione dell’opposizione. La copertura è esclusiva per quegli ospedali: sono 371 milioni, 228 milioni deve metterli il governo, gli altri sono fondi regionali. Per Chieti e altre strutture sanitarie, le risorse arriveranno da altre parti. Ma arriveranno».

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