Emergenza suicidi, richieste d’aiuto in crescita: ma la prevenzione parte dall’Abruzzo

20 Ottobre 2025

Proposta di legge in Senato con primo firmatario Liris. Tremila appelli da gennaio a Telefono Amico: «Rafforzeremo il supporto psicologico, perché la sofferenza va individuata prima che sia irreversibile»

L’AQUILA. Squarciare il velo di silenzio su un tema complesso e offrire sostegno alle persone in difficoltà. Parte da qui la proposta di legge sulla prevenzione del suicidio presentata, in Senato, da Fratelli d’Italia. Primo firmatario, il senatore aquilano Guido Quintino Liris. In Italia il numero dei suicidi è in crescita, con segnali particolarmente allarmanti tra i giovani: secondo gli ultimi dati Istat, ogni giorno si tolgono la vita 10 persone, oltre 300 al mese. Un trend in aumento, che coinvolge tutte le fasce di età. Elevate anche le richieste di aiuto pervenute a Telefono Amico Italia: 6.700 nel 2024 e già più di 3mila nei primi 6 mesi del 2025. «Numeri che fanno presagire, anche per quest’anno, un bilancio pesante che solleva l’urgenza di rafforzare le strategie di prevenzione e supporto psicologico», afferma Liris, «considerando anche che tra i giovani i suicidi hanno un’incidenza particolarmente alta. Dieci suicidi al giorno è un numero che un Paese civile non può consentire: di qui la possibilità di coinvolgere anche il terzo settore in un processo legislativo che deve portare ad una legge che, in maniera organica, possa affrontare un tema dalle dimensioni non più sopportabili».

COSA PREVEDE

Rafforzare la prevenzione del suicidio e offrire sostegno e ascolto a chi soffre e ai loro familiari. «Parlare di suicidio è difficile, ma necessario», ha spiegato il senatore Lirsi, «da medico riconosco l’importanza di individuare la sofferenza psicologica prima che diventi irreversibile; come senatore, sento il dovere di tradurre questa consapevolezza in azione politica. Ho presentato un disegno di legge per potenziare gli strumenti di prevenzione, offrire sostegno a chi è in difficoltà e garantire ascolto a chi vive questa sofferenza e ai loro familiari: coinvolge i legislatori, gli enti de terzo settore, i medici di medicina generale che sono i primi ad entrare in contatto con i sintomi, per scrivere nuovi protocolli clinici e potenziare il piano nazionale di prevenzione. Migliorare la consapevolezza sul suicidio significa salvare vite: come rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il dovere di agire con determinazione». L’Italia, attualmente, non dispone di un piano nazionale integrato per la prevenzione del suicidio, né di un sistema di monitoraggio in tempo reale. E proprio questa è la richiesta di Telefono Amico Italia: mettere in atto azioni concrete per prevenire il fenomeno dei suicidi, a partire dall’ascolto in tutti i settori. Nello specifico, Telefono Amico Italia propone: l’istituzione di un numero di pubblica utilità 24/7 per la prevenzione del suicidio; l’avvio di un Piano nazionale con azioni coordinate tra scuola, sanità, lavoro e forze dell’ordine; una campagna nazionale anti-stigma e informativa; protocolli clinici nei pronto soccorso e nei centri di salute mentale per identificazione precoce, valutazione, gestione e follow up delle persone affette da comportamenti suicidari e il coinvolgimento delle realtà del terzo settore nei tavoli decisionali in modo che possano mettere a disposizione l’ampio bagaglio di esperienze costruito in decenni di relazioni dirette con persone che hanno tentato il suicidio, che sono state attraversate da pensieri suicidari o che hanno subito dei lutti a causa del suicidio. «Richieste che abbiamo accolto e tradotto in un disegno di legge che vuole supportare chi ha bisogno di aiuto e sostegno psicologico», ha detto il senatore Liris.

TUTTI I NUMERI

Ogni giorno, in Italia, si tolgono la vita 10 persone, oltre 300 al mese. Il tasso registrato negli ultimi due anni analizzati dall’istituto di ricerca (0,40 suicidi ogni 10mila abitanti) è il massimo osservato dal 2015. In particolare, nell’ultimo anno monitorato, il 2022, sono stati registrati 3.934 suicidi; nel 2021 erano stati 3.870 e nel 2020 3.748. In particolare, nel 2022 c’è stato un incremento di casi di suicidio in quasi tutte le fasce di età, tranne quella 65-79 anni. Tra i più giovani, l’ulteriore incremento registrato tra il 2021 e il 2022 ha fatto seguito ad un aumento molto rilevante osservato tra il 2020 e il 2021 (+16%). Nell’ultimo anno analizzato sono stati rilevati, complessivamente, 552 suicidi di giovani di età compresa tra i 15 e i 34 anni; 1.927 suicidi di adulti con età compresa tra i 35 e i 64 anni e 1455 casi di suicidio tra gli over 65. «Vogliamo rompere lo stigma sociale sul suicidio, che porta a non affrontare questo argomento, che lo trasforma in un tabù di cui non si può parlare», ha detto Cristina Rigon, presidente Telefono Amico Italia, «la prevenzione è possibile e doverosa. Per renderla reale dobbiamo, innanzitutto, sensibilizzare l’opinione pubblica e le istituzioni sulla necessità di azioni strutturate e coordinate per contrastare il fenomeno e arginarlo. Le richieste di aiuto continuano ad aumentare».