Eroina, sei arresti e due ricercati

Stroncata centrale di smistamento della droga nei paesi pedemontani

CHIETI. Un traffico di droga importante non per le quantità di droga scambiate sul mercato nero, quanto per un’affidabile rete di microspaccio allestita da due coniugi, a quanto pare abilissimi a «smistare» stupefacenti nei Comuni della fascia pedemontana. Il giro di eroina e hascisc è stato stroncato a Guardiagrele dai carabinieri della compagnia di Chieti.

L’operazione denominata «Guardia 2008», nella notte tra martedì e mercoledì, ha portato all’arresto di sei persone in esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal giudice Marina Valente su richiesta del sostituto procuratore Rosangela Di Stefano del tribunale di Chieti. Al primo livello sono stati indicati i conviventi Massimiliano Elisii, 40 anni, e Addolorata Spinelli, di 33, originaria di Pescara, entrambi residenti a Guardiagrele, in via Fontuccia numero 7/A. In questa abitazione sarebbe stata individuata la «centrale» per l’acquisto, la detenzione e lo spaccio della droga che avrebbe fruttato un fiorente giro di affari stimato in circa mille euro a settimana.

Attività sempre condotta in «maniera preponderante e spavalda», secondo gli investigatori che hanno segnalato alla magistratura gli altri componenti dell’organizzazione: dal livello intermedio, costituito da Luciano Panaccio, 55 anni, di Guardiagrele e la figlia Daniela, di 27; a quello più basso, assegnato a Erika Tracanna, 22, residente a Casacanditella, e Domenico Taraborrelli, 26 anni, anch’egli di Guardiagrele. Tutti sono stati arrestati e condotti nel carcere di Madonna del Freddo, a Chieti. Altre due giovani ricercati risultano fino a oggi irreperibili.

L’indagine comincia nel dicembre 2008, in seguito all’arresto di Sandro De Nardis, a sua volta colto in flagranza di reato per il possesso di 12 grammi di eroina. Dall’agenda telefonica di De Nardis è partita una intensa attività di intercettazione su varie utenze delle persone arrestate ieri e di altre strettamente collegate. Il lavoro investigativo concluso nel febbraio scorso avrebbe fornito secondo gli inquirenti risultati probanti sull’attività di spaccio e consentito la raccolta di gravi indizi di colpevolezza sia a carico dei conviventi Elisii-Spinelli, i due principali indagati, sia nei confronti dei «gregari»: Panaccio, Tracanna e Taraborrelli, oltre agli alti due giovani ancora ricercati.

«Un quadro indiziario, che ha permesso di identificare a cascata una ventina di assuntori di sostanze stupefacenti, tutti molto giovani e in qualche caso minorenni di Guardiagrele e paesi limitrofi» chiarisce il comandante della compagnia teatina, capitano Aldo Manzo, che ieri ha illustrato i risultati della operazione con il vicecomandante, tenente Ennio Maglie e gli altri militari impiegati nei lunghi mesi di lavoro investigativo. Nel corso delle perquisizioni eseguite con il supporto di unità cinofile, i carabinieri hanno trovato nella disponibilità di Taraborrelli 63 grammi di hascisc. L’eroina veniva acquistata a Pescara e poi spacciata in diversi centri del comprensorio guardiese: Rapino, Casacanditella, Fara Filiorum Petri e Roccamontepiano.