Focus sulla Regione: il salvadanaio d’Abruzzo è tra i più gonfi d’Italia

È la quinta nel Paese per rapporto tra quantità di investimenti e abitanti. Tra libretti e buoni gli abruzzesi conservano nei loro portafogli 11,6 miliardi
ROMA. Abruzzo terra di santi, poeti e risparmiatori. È anche questo che emerge dal grande evento organizzato da Poste Italiane alla Nuvola di Fuksas di Roma, con la regione che, in base allo studio pubblicato dall’azienda, è la quinta in Italia per rapporto tra investimenti nel risparmio postale e numero di abitanti. Grazie a questi dati il piccolo Abruzzo si fa spazio tra i 1.500 ospiti della grande sala congressi dell’edificio. In prima fila ci sono le istituzioni: il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il ministro Giancarlo Giorgetti, il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè e, appena più dietro, una sequela di funzionari e sottosegretari. A pochi passi da loro, un folto gruppo di politici, altrettanto riconoscibili. Se non per il nome, almeno per la carica. Sguardo fiero ed emozione palpabile, indossano tutti la fascia tricolore: sono i sindaci arrivati da tutta Italia per l’occasione. La delegazione abruzzese qui è folta. Il volto più noto è quello del sindaco di Teramo Gianguido D’Alberto, ma con lui c’è un’altra decina di primi cittadini di realtà più piccole, come Roccaspinalveti e Penna Sant’Andrea. Paesi o capoluoghi di provincia, fa poca differenza, perché l’analisi di Poste Italiane non racconta una singola comunità, ma descrive un’intera regione. E anche se, come il pollo di Trilussa, non sempre le medie aritmetiche rispecchiano la realtà effettiva, lo studio evidenza un trend rilevante nel panorama dell’economia regionale.
Il dato più eclatante: tra buoni postali e libretti di risparmio, gli abruzzesi detengono complessivamente nel loro portafoglio 11 miliardi e 634 milioni di euro (7 miliardi e 966 milioni in buoni fruttiferi e 3 miliardi e 668 milioni sui libretti risparmio postale). Nel rapporto tra quantità e numero di abitanti, con un tasso del 79%, l’Abruzzo si posiziona alla quinta posizione di questa speciale classifica che, per una volta, vede nei primi posti solo il Mezzogiorno. Appena fuori dal podio, infatti, c’è la Campania (88%), più su la Basilicata (94%), la Calabria (100%) e, infine, il Molise (112%).
Per quanto riguarda i singoli prodotti, invece, Poste ha registrato 1.332.635 buoni fruttiferi in essere e 1.001.012 i libretti di risparmio nella regione. In pratica, 8 abruzzesi su 10 hanno un libretto di risparmio e per ogni abruzzese c’è almeno un buono postale. Numeri che raccontano l’inclinazione di un’intera regione al risparmio. Per conferma chiedere a Fabiola Ciufici, direttrice dell’ufficio postale di Lanciano in via Guido Rosato, anche lei tra gli ospiti. Ciufici spiega che per gli abruzzesi «Poste è ancora il porto sicuro dove conservare i propri risparmi». E sulle ragioni di questo successo non ha dubbi: «Prodotti semplici e sicuri, garantiti dallo Stato, rimborsabili in qualsiasi momento e disponibili anche online con un semplice click». Un bene, secondo il sindaco di Teramo D’Alberto, perché «il risparmio delle famiglie, che rappresenta un valore costituzionalmente tutelato, non è solo un fatto privato ma un valore collettivo per il futuro del nostro paese e come tale va incentivato anche attraverso una corretta educazione finanziari: risparmio, investimenti e crescita economica del Paese sono infatti strettamente connessi e in questa direzione Poste Italiane rappresenta un protagonista fondamentale nella crescita del Paese e nella promozione del risparmio delle famiglie». Poi il primo cittadino si concentra sulle specificità del suo territorio: «Essere qui, come sindaco, rappresenta una conferma della vicinanza delle istituzioni a Poste Italiane e dell’impegno condiviso per la tutela e la crescita dei territori e delle comunità. Basta vedere la presenza capillare dell’azienda sul territori, rappresentando ancora oggi un presidio essenziale in tante aree del Paese colpite dallo spopolamento e dalla carenza di servizi, come nel caso che io rappresento, in via generale e particolare: il cratere sismico del Centro Italia». La ricostruzione parte anche dal risparmio.



