Fotovoltaico, la Regione riduce i limiti introdotti dal governo

Un provvedimento della giunta chiarisce il decreto del governo: meno restrizioni per le domande precedenti il 29 marzo

PESCARA. Non subiranno le restrizioni della nuova legislazione nazionale gli investimenti già in fase avanzata per l'installazione di impianti di energia rinnovabile in Abruzzo. Con un provvedimento varato ieri la Giunta regionale ha chiarito e snellito le procedure autorizzative, alla luce del decreto legislativo del 3 marzo 2011, stabilendo che le autorizzazioni acquisite già con deposito degli atti al Servizio regionale competente prima del 29 marzo 2011 (data dell'entrata in vigore del decreto legislativo) non subiscono gli effetti del nuovo decreto. Il decreto del governo tra l'altro introduce l'interruzione del regime di incentivazione agli impianti solari fotovoltaici, adottato dallo stesso governo soltanto il 6 agosto scorso e in vigore da appena due mesi e vincoli alla realizzazione di impianti fotovoltaici sul terreno, l'introduzione di una quota annuale contingentata di potenza fotovoltaica incentivabile, la soppressione dell'obbligo per i produttori e gli importatori di energia elettrica di ricorrere in percentuali crescenti a produzioni da fonti rinnovabili. Ieri la ministro Stefania Prestigiacomo parlando del decreto correttivo si è augurata che l'incentivazione «sia garantita ad una data certa e non subordinato alla discrezionalità dell'allaccio dove è sicuro che i piccoli impianti saranno penalizzati».

Quanto al provvedimento della giunta regionale, l'assessore all'Energia Mauro Di Dalmazio ne ha sottolineato la «valenza di sostanza, considerato che gli investimenti per gli impianti di energia rinnovabile in Abruzzo si aggirano sull'ordine di qualche centinaia di milioni di euro. Operatori, imprenditori e banche erano già esposti con procedure in avanzato stato di lavori quando il decreto legislativo del 3 marzo scorso ha profondamente modificato le linee di indirizzo, soprattutto per il fotovoltaico a terra, generando confusione ed un comprensibile timore per l'entità degli investimenti. Aver quindi stabilito una data, quella del 29 marzo per l'efficacia dei titoli autorizzativi, significa aver generato effetti pratici decisamente positivi». Altra novità introdotta con la delibera approvata ieri mattina dalla giunta regionale riguarda lo snellimento delle procedure. Infatti è stato deciso che la Dia è il titolo autorizzativo alla installazione di impianti di energia rinnovabile, per una potenza nominale fino ad 1 MW elettrico.

«In concreto» come hanno spiegato l'assessore all'Energia e il direttore degli Affari della presidenza e del settore Energia «vuol dire coinvolgere fortemente il territorio, segnatamente i comuni, stimolare la libera iniziativa e promuovere la diffusione delle fonti rinnovabili». Dopo il 29 marzo 2011, così come introduce il decreto legislativo 3/03/2011, per le installazione a terra del fotovoltaico, gli impianti non potranno superare il 10% dell'azienda agricola, mentre potranno arrivare al 100% in caso di terreni incolti da almeno cinque anni.

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