Generazione Italia, summit abruzzese

Primo incontro dei finiani a Rocca San Giovanni: vogliamo contare
ROCCA SAN GIOVANNI. Hanno risposto in un centinaio alla prima uscita pubblica in provincia di Chieti di Generazione Italia, la corrente di Gianfranco Fini nel Pdl. Quello di mercoledì scorso nell'hotel Villa Medici, all'uscita dell'A14 di Lanciano, è stato il primo degli incontri nelle quattro province abruzzesi per presentare i circoli finiani e preparare l'arrivo dell'ex leader di Alleanza Nazionale, atteso il 30 giugno a Pescara. A tenere a battesimo l'iniziativa sono stati il coordinatore regionale di Generazione Italia, Alfredo Castiglione, vicepresidente della Regione, e il responsabile organizzativo Emilio Nasuti, presidente della commissione bilancio del consiglio regionale. «C'è chi ritiene che l'intervento di Fini nel partito sia stato inopportuno», ha esordito Nasuti, «io dico invece che Fini è arrivato al momento opportuno, quando leggi importanti arrivano in Parlamento e la componente finiana è parte attiva. Il nostro non è un mostrare i muscoli, un andare contro, ma è un percorso sereno». In platea erano seduti soprattutto sindaci e amministratori. In prima fila ascoltava attento Stefano Diano, vice direttore dell'Arpa, e nell'altra fila Raffaele Di Nardo, ex sub-commissario della Asl di Lanciano-Vasto e capo dell'opposizione a Fossacesia. Qualche fila più indietro il presidente della Fiera di Lanciano, Donato Di Fonzo, era seduto vicino agli ex consiglieri della giunta di Nicola Fosco. Da Lanciano sono intervenuti anche Luca Bozza, presidente del Club della libertà, il consigliere comunale Luca Antonelli e l'ex consigliere regionale di Fi, Guerino Caporale, ma nessun ex An. Cerano i sindaci di San Vito, Rocco Catenaro, di Santa Maria Imbaro, Nicola Romagnoli, il vice di Castel Frentano, Giacinto Giallonardo, con il vicepresidente della Sangritana, Gabriele D'Angelo, assessore castellino. C'era l'ex consigliere regionale Eugenio Spadano, di San Salvo, e gli ex sindaci di Treglio, Marco D'Alessandro, e di Mozzagrogna, Giuseppe Bussolo. Dal Pescarese era arrivato Angelo D'Ottavia, assessore provinciale e sindaco di San Valentino. «Un partito del 40% non può avere un'unica visione. E' giusto che si apra al dibattito interno», ha aggiunto Castiglione, «sui temi della giustizia, del federalismo, sui giovani e sulla laicità dello Stato, non si può mettere sempre la testa sotto la sabbia. Lottiamo per un'idea di destra moderna e laica. Piccone e Di Stefano rimangono i coordinatori regionali, ma un confronto aperto nel Pdl non si può negare». Generazione Italia punta ad aprire un circolo in ogni comune «Ritorniamo ad avere le sezioni e a far venire gli assessori e i politici a parlare», ha concluso Nasuti, «ci sono grandi Comuni, come Lanciano e Vasto, che andranno presto al voto: dobbiamo fare gruppo per non sbagliare».
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