L'autoporto di San Salvo

I sindaci del Vastese vincono la partita sull'insediamento conteso di Amazon

Il Consiglio regionale autorizza la cessione dell'interporto di San Salvo alla società Engineering 2. Battuta la concorrenza delle amministrazioni frentane

PESCARA. Se un nuovo insediamento della Amazon sorgerà in Abruzzo, la location sarà San Salvo. Va in porto, e sarebbe il caso di dire in autoporto, l’appello di 25 sindaci di centrodestra e di centrosinistra dell'area Vastese alla Regione per dare il via libera all’investimento della Engineering 2K, la società che ha presentato una proposta di acquisto per l’infrastruttura sansalvese e che opera per conto di Amazon per le realizzazioni immobiliari della multinazionale.

Con voto unanime, il Consiglio Regionale ha infatti approvato il provvedimento che autorizza l’azienda regionale delle attività produttive (Arap) a cedere l'Interporto a favore dell’l'insediamento di azienda che ha risposto al relativo bando. "Dal 25 agosto scorso”, annota l’assessore regionale Mauro Febbo, "data in cui ho sottoscritto ucon il presidente Marsilio il decreto che autorizza l'attivazione della procedura di evidenza pubblica per la cessione del sito, sono trascorsi meno di due mesi".

Il fine è quello di riconvertire l’autoporto in un deposito Amazon. In ballo ci sono un investimento di 248 milioni di euro e 3mila 500 posti di lavoro a regime. L’appello bipartisan degli amministratori del Vastese – primi firmatari Tiziana Magnacca (San Salvo) e Francesco Menna (Vasto) è arrivato a distanza di qualche giorno dall’intervento dei colleghi dell’area frentana capitanati da Enrico Di Giuseppantonio (Fossacesia), Mario Pupillo (Lanciano) e Giulio Borrelli (Atessa). Una partita che questa volta vede vincitori le amministrazioni del versante vastese.

“E’ una operazione”, prosegue Febbo, “che, se andrà a conclusione, porterà centinaia di milioni investimenti e migliaia di posti di lavoro che potranno essere sicuramente una boccata di ossigeno per l'economia occupazionale messa a dura prova dalla pandemia. Si conclude con il voto unanime un percorso difficile e anche un po' schizofrenico, ma esaltante, che sicuramente va iscritto a merito della struttura e alla governance di Arap. Un particolare ringraziamento lo rivolgo al presidente Savini, per la tenacia e le professionalità profuse”.

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