Abruzzo

Sanità Abruzzo, l’assessore Verì: «Tesoretto da 10 milioni, il deficit scende»

26 Settembre 2025

Annuncio di Nicoletta Verì: «Il disavanzo del 2024 si abbassa da 113 milioni di euro a 102,7». I fondi recuperati dal bilancio della Asl dell’Aquila approvato dopo i rilievi

PESCARA. È quasi un colpo di teatro che arriva con il sipario già chiuso mentre il pubblico si alza per tornarsene a casa. Un fuori programma che vale 10 milioni, cioè un’iniezione di soldi freschi inaspettata nelle casse disastrate della sanità abruzzese: «Scende di oltre 10 milioni il disavanzo 2024 del sistema sanitario regionale», annuncia l’assessore alla Salute Nicoletta Verì. Ed è un annuncio che si posa sulla scena politica mentre non si placa ancora la polemica sul buco della sanità, sui tagli agli ospedali e sui limiti imposti alla spesa per il personale e per gli investimenti dal 2026 al 2028.

Il tesoretto spunta fuori grazie all’approvazione definitiva del bilancio di esercizio 2024 della Asl dell’Aquila, sospeso il 30 giugno scorso dopo i rilievi dei revisori dei conti e del tavolo di monitoraggio ministeriale: a mettere l’ultimo timbro di regolarità sul bilancio della Asl aquilana è stata la giunta Marsilio con una delibera di approvazione. E adesso, spiega Verì, «si è concluso il procedimento di riordino dei conti della sanità abruzzese per lo scorso anno». Il disavanzo complessivo 2024 scende da 113 a 102,7 milioni. «Il risultato», spiega Verì, «è stato possibile grazie a una serie di verifiche sulle partite di bilancio, a partire dalle voci riguardanti insussistenze attive per presunti debiti ormai inesigibili che figuravano ancora nei prospetti contabili. Già a luglio, all’indomani del tavolo di monitoraggio, eravamo convinti di poter migliorare il risultato 2024 e i fatti ci hanno dato ragione, anche se resta chiara la necessità di disporre di maggiori risorse per finanziare il nostro sistema sanitario». E su questo punto – cambiare le regole del riparto del Fondo sanitario regionale – il presidente Marco Marsilio e Verì si giocheranno il prossimo 1° ottobre un’altra partita a Roma, alla Conferenza delle Regioni. Ma, finora, intorno alla proposta abruzzese di ancorare la divisione dei contributi all’asprezza dei territori e non alla densità demografica non c’è stata convergenza e il governo Meloni potrebbe lasciarla cadere lasciando all’Abruzzo gli stessi fondi dell’anno scorso.

Resta aperto poi il fronte del deficit 2025: il 18 settembre scorso, in conferenza dei capigruppo, Verì ha parlato di un disavanzo di 92 milioni. Ma, in una lettera del precedente 11 agosto, il dirigente del dipartimento Sanità Ebron D’Aristotile aveva quantificato il deficit degli ospedali abruzzesi con «una forbice compresa tra meno 110 milioni di euro e meno 120 milioni». Un numero cavalcato dall’opposizione ma che, per Verì, non è definitivo: «Il disavanzo», dice Verì, «non può essere quantificato perché i bilanci delle Asl saranno approvati solo a primavera 2026».