Il presidente Fira e il Maalox al Pd

Il nuovo presidente Fira stuzzica il Pd con i bigliettini. Polemiche per un’assunzione «a intuito» . L’ex sindaco Pdl di Rapino Rocco Micucci contesta gli avversari a colpi di bigliettini e autoadesivi sarcastici

PESCARA. Felice della sua nomina a neo presidente della finanziaria regionale Fira e del grande «intuitu personae» che ritiene di possedere per fare assunzioni, Rocco Micucci ex sindaco di Rapino, esponente del Pdl ha pensato di fare uno scherzetto agli avversari politici del Pd.

Per rimarcare il suo nuovo ruolo di potente gestore di una parte delle finanze regionali e far «digerire» la sua nomina agli avversari politici, ha siglato come neo presidente Fira su un bigliettino un augurio di «buone feste» invitando il «Circolo Pd» a bersi il Maalox: «Visto che non vi cala...!». Avrà sorriso soddisfatto della sua ultima iniziativa Micucci, (la penultima di venti giorni fa è stato un adesivo appiccicato sulle cassette postali con il simbolo del Pd e il simbolo di divieto, con la scritta «qui non si accetta posta del Partito democratico»), il creativo presidente della Fira che alla Regione ha esibito un attestato di grafico pubblicitario, ha avuto dai vertici abruzzesi del Pdl l’ambita e «delicatissima» nomina alla finanziaria regionale.

Eppure osservano a Rapino, l’ex sindaco ha portato i bilanci comunali in rosso, tanto da perderci le elezioni.

Il Comune di 1500 residenti ora è nelle mani del sindaco Rocco Cozzaglia che ha vinto con una lista civica. Acqua passata. Micucci infatti per il Popolo della libertà aveva fatto molto come sindaco per il rilancio di Rapino nel mondo promuovendo il quotidiano on-line «Qualcosaincomune.it» affidato dal 2006 fino al 31 dicembre 2009 ad una sua fortunata collaboratrice. Una assunzione fatta come recitano le delibere con «provvedimento del sindaco» ad «intuitu personae».

«Considerando che la suddetta ha dato ottima prova nel campo culturale», si legge nella delibera di Micucci, «per essere stata assegnata allo staff del sindaco di cui ha curato le attività comunicative e promozionale soddisfacendo pienamente le esigenze dell’amministrazione».

Un contratto di collaborazione di 14 mila 640 euro l’anno, pagabili in rate mensili di 1.220 euro. Con lo stesso intuito Micucci, raccontano al paese ha portato la responsabile di «qualcosaincomune.it» anche alla Fira.

Quella della Finanziaria regionale è una poltrona ambita e che scotta dopo le dissavventure giudiziarie gli arresti e i mega raggiri ai danni in particolare della sanità abruzzese dell’ingegner Giancarlo Masciarelli, ex presidente Fira. Così il centrodestra dopo la vittoria del presidente della Regione Gianni Chiodi annunciò la svolta: «ora serve meritocrazia» spiegando che la Fira andava assegnata a una persona con un curriculum degno dei «nuovi grandi compiti economici della finanziaria regionale».

La Fira infatti secondo l’assessore Castiglione e il presidente Chiodi ha il compito di togliere dal pantano della crisi le imprese abruzzesi, e la persona a cui il Pdl ha assegnato questo obiettivo è Rocco Micucci, che ora dovrà amministrare circa 50 milioni di euro l’anno. Micucci ha molti estimatori nel Pdl, tra questi il senatore Fabrizio Di Stefano.

«Chi conosce Micucci sa apprezzare le sue qualità. Quella trovata del Maalox è uno spirito folcloristico paesano che ha precorso il Carnevale di qualche settimana».