In spiaggia sdraio e ombrelloni distanziati, i balneatori: "Il pericolo non è scampato"

24 Aprile 2021

La stagione riparte con le stesse regole adottate nel 2020. L'invito di Padovano (Sib Abruzzo) ai titolari delle concessioni

PESCARA. Quest’estate si torna in spiaggia con le stesse regole adottate nel 2020, quindi con i lettini e gli ombrelloni adeguatamente distanziati ed evitando gli assembramenti sotto le palme. Alla vigilia del ritorno in zona gialla e delle prime riapertura, il presidente del Sindacato italiano balneari della Regione Abruzzo, Riccardo Padovano, ammonisce i titolari delle concessioni: "Il pericolo è tutt’altro che scampato".

In una lettera indirizzata alle imprese balneari, alla vigilia dell’inizio della stagione balneare, si legge: "La buona notizia che consentirà di riaprire da lunedì le prime imprese balneari abruzzesi per le attività di elioterapia, bar e ristorazione all’aperto - scrive Riccardo Padovano - non deve passare come un "liberi tutti", tutt’altro. Occorre la massima prudenza se non vogliamo vanificare i passi avanti delle ultime settimane compromettendo il futuro. Consapevolezza, responsabilità nei comportamenti e massima prudenza devono “viaggiare” contestualmente al rigoroso rispetto delle norme anticontagio più che note, dal corretto uso delle mascherine, al distanziamento e divieto di assembramenti nonché alla scrupolosa igiene personale, il tutto per tutelare noi stessi e le nostre famiglie, il nostro personale e i nostri clienti che dobbiamo sensibilizzare affinché facciano altrettanto".

LE REGOLE IN SPIAGGIA. Come confermato alcuni giorni fa dal coordinatore del tavolo interregionale sul Demanio Marco Scajola, al termine di una riunione con le regioni sulle linee guida per l’avvio della stagione balneare 2021, è previsto che gli ombrelloni siano posizionati a una distanza di almeno 4,5 metri gli uni dagli altri, che i lettini liberi abbiano almeno due metri di distanza (ma se si è conviventi questa regola non si applica) e che si evitino occasioni di assembramento (come potrebbero esserle ad esempio i buffet o i self service nei ristoranti).  Obbligatorie le prenotazioni così come la pulizia di cabine e aree comuni, la sanificazione frequente di sdraio, lettini e sedie. La regolamentazione degli accessi e degli spostamenti in spiaggia avverrà attraverso percorsi dedicati e ben segnalati.

All’ingresso sarà sempre controllata la temperatura dei turisti: se dovesse essere superiore ai 37,5 gradi, l’accesso verrebbe di conseguenza negato. Anche le piscine degli stabilimenti si apprestano alla riapertura, ma a patto però di avere spazi a sufficienza per garantire il distanziamento. Anche in questo caso gli ingressi saranno contingentati per evitare affollamenti. Tra le altre forme di precauzione, c’è quello di favorire l’uso dei pagamenti elettronici.
Le restrizioni per impedire che il coronavirus possa correre veloce anche in spiaggia prevedono poi il divieto assoluto di giochi di gruppo, balli e feste in riva al mare. Anche se le probabilità di contagio sono inferiori all’aperto, infatti, i rischi legati agli assembramenti restano altissimi.