Influenza, ultime ore per fare il vaccino

C’è tempo fino al 31, prima del picco della malattia atteso per metà febbraio. I vaccinati sono aumentati rispetto all’anno scorso, ma sempre troppo pochi

PESCARA. Numero di vaccinazioni contro l’influenza in aumento, se confrontato ai dati dell’anno scorso, quando però ci fu un vero e proprio crollo, per via di alcune morti sospette in Italia in seguito a vaccinazione (ma poi si dimostrò che non c’era nessun nesso tra i decessi e i due lotti di vaccino che l’Agenzia del farmaco vietò alla vendita). I dati per la stagione antinfluenzale in corso non sono ancora disponibili, lo saranno a fine febbraio, hanno fatto sapere dal Servizio prevenzione e tutela sanitaria della Regione, ma probabilmente saranno lontani dai numeri registrati due anni fa.

Insomma, la fiducia degli abruzzesi nei confronti del vaccino antinfluenzale, quest’anno sarà lontano da quel quasi 53% che, in media, rappresentò, nel 2013, la copertura delle vaccinazioni (Asl dell’Aquila 50.4%, di Chieti 56.4%, Pescara 54.7 e Teramo 50.4%). «Da quello che ho potuto constatare nel mio studio, ma lo stesso mi hanno riferito altri colleghi», fa notare Lucio Zinni, presidente regionale della Simg, la Società italiana di medicina generale, «si ha la sensazione che le vaccinazioni antinfluenzali quest’anno saranno maggiori di quelle dell’anno scorso, ma non raggiungeranno i livelli degli anni precedenti. E comunque va detto», precisa Zinni, «che ci vorrà davvero poco per superare il dato dell’anno scorso, visto che per la vicenda dei lotti vaccinali ritirati, ma poi assolti, ci fu praticamente un blocco delle vaccinazioni». L’anno scorso, infatti, per la campagna di vaccinazione del 2014, in Abruzzo non si riuscì a coprire neanche il 40%, fermandosi al 39.2% (Asl dell’Aquila 43.7%, di Chieti 29.1%, di Pescara 45.1% e Teramo 39%). Un ribasso, dunque, di quasi 14 punti in percentuale, se confrontato ai dati del 2013, e tuttavia lontano anche da quello del 2012, quando si vaccinò il 49.2% della popolazione (Asl dell’Aquila 48.1%, di Chieti 52.6%, di Pescara 47.6% e Teramo 48.6%), e ancora di più da quello del 2011, l’anno migliore degli ultimi quattro in Abruzzo, per la vaccinazione antinfluenzale, quando la percentuale di copertura, sempre in media, tra le quattro Asl regionali, sfiorò il 60%, arrivando a toccare, per la precisione, il 59.7% (Asl dell’Aquila 52.7%, Chieti 61%, Pescara 57.1% e Teramo 68.1%).

Per riguadagnare terreno quest’anno c’è poco tempo. Visto che il picco influenzale è ora previsto per metà febbraio, ci sarà possibilità di vaccinarsi ancora fino alla fine del mese. Una comunicazione, in tal senso, è partita giorni fa dall’Asl dell’Aquila, ma anche negli altri siti aziendali delle Asl abruzzesi, Pescara, Teramo e Chieti, sarà possibile vaccinarsi fino a fine gennaio. «Il termine del 31 dicembre non è perentorio», ha sottolineato la dirigente del Servizio prevenzione e tutela sanitaria della Regione, Stefania Melena, la quale conferma il trend delle vaccinazioni della stagione influenzale in corso. «Il numero delle vaccinazioni non è ancora noto», osserva poi Melena, «ma sarà di gran lunga superiore a quello dell’anno scorso, anche se non possiamo dire che raggiungerà quello del 2013». Secondo i dati Influnet, inoltre, che sta monitorando l’influenza 2015-16 in coordinazione con l’Istituto Superiore di Sanità, al momento l’attività influenzale è a livelli di base, con 1.22 casi per 1000 abitanti a livello nazionale. In quasi tutte le regioni si è al di sotto della soglia epidemica, se si eccettuano Basilicata, Piemonte e la provincia autonoma di Trento.

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