L'incendio alla Isolbit di via Pignatelli, a Villanova di Cepagatti

CEPAGATTI

Isolbit, rogo non ancora spento. Scattano i divieti / VIDEO E FOTOGALLERY

Ordinanza del sindaco Cantò per i residenti dell'area interessata all'incendio. La mappa dei Comuni coinvolti dal rischio inquinamento 

CEPAGATTI. Occorreranno ancora diverse ore di lavoro ai vigili del fuoco per domare le fiamme che, da questa mattina, prima delle sei, sono divampate nell'azienda Isolbit di contrada Pignatelli, a Villanova di Cepagatti (Pescara) specializzata nel recupero e nel riciclo di materiale plastico. E servirà almeno una settimana per verificare l'entità dell'allarme inquinamento che, da alcune ore, sta interessando alcuni Comuni della Val Pescara e del territorio di Chieti.

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Il fuoco nel deposito delle plastiche
Altre sequenze del rogo che questa mattina ha provocato un allarme inquinamenyto a Chieti e nella Val Pescara

La vastità dell'area interessata dalle fiamme e la presenza di plastica in grandi quantità non aiuta le operazioni e il lavoro delle numerose squadre dei vigili del fuoco che sono all'opera interrottamente da oltre cinque ore, con l'utilizzo anche di schiumogeni. Nella zona sono presenti i tecnici dell'Arta Abruzzo oltre ai carabinieri del comando provinciale di Pescara, coordinati dal tenente Giovanni Rolando. Gli inquirenti, sulle cause dell'incendio, al momento tengono aperte tutte le piste. Solo dopo la messa in sicurezza della fabbrica e la bonifica, e dunque un sopralluogo dei tecnici, si potrà avere un quadro più chiaro della situazione.

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Da questa mattina, è vivo l'allarme fra i residenti della zona coinvolta dall'incendio per la densa colonna di fumo visibile fino a diversi chilometri di distanza. In attesa di conoscere l'impatto dei veleni che si sta riversando su un territorio molto ampio, l'Arta, attraverso i sindaci chiede a tutta la popolazione direttamente coinvolta di tenere porte e finestre chiuse e di evitare, nei prossimi giorni, di consumare prodotti ortofrutticoli della zona.

I punti più colpiti sono i Comuni di Cepagatti (Villanova, dove si è sviluppato l'incendio), Chieti, Spoltore (in particolare, le frazioni di Santa Teresa, Caprara e Cavaticchi), San Giovanni Teatino (Sambuceto). 

I DIVIETI. A Cepagatti, il sindaco Gino Cantò spiega che, a causa dell'incendio, "si sta verificando una grave situazione di emergenza per il rischio di coinvolgimento della popolazione, delle abitazioni, di infrastrutture pubbliche e private". In attesa dello spegnimento dell'incendio e dei rilievi tecnici più dettagliati e accurati, il sindaco vieta temporaneamente, e in via del tutto provvisoria, "la permanenza nelle strade pubbliche e nei luoghi pubblici dei cittadini, lo svolgimento di manifestazioni ludico sportive o altri eventi programmati all’aperto nelle zone interessate dall’incendio ed in quelle limitrofe". Raccomanda inoltre "di rimanere a casa con porte e finestre chiuse fino allo spegnimento dell’incendio".

Frutta e verdura. È vietato "raccogliere, vendere e consumare prodotti vegetali, frutta e verdura e prodotti di origine animale nel raggio di due chilometri in linea d’aria dal luogo dell'incendio". È fatto divieto di "attingere acque dai pozzi privati e pubblici" nello stesso raggio coinvolto dal rogo, e "l’uso delle stesse acque per irrigare e innaffiare su tutto il territorio circostante l’area interessata".

Divieti di transito. Non si può transitare in auto "lungo la via Pignatelli, dall’imbocco con via Chieti fino all’intersezione con Vva D’Annunzio". Il divieto è esteso alle vie Cristoforo Colombo, Michelangelo e Napoli, in direzione Pignatelli, "fatta eccezione per i residenti. E' fatto obbligo a chiunque" si afferma ancora nel documento del sindaco, "di dare all'ordinanza ordinanza la maggior diffusione possibile" Il divieto ha validità fino al termine delle operazioni di spegnimento e dei rilievi tecnici definitivi, fatta salva ogni modifica dei termini in base ai risultati analitici sulla qualità dell’aria.

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