L'ultima edizione di Calici di Stelle a Civitella del Tronto

La Fortezza di Civitella apre al vino abruzzese 

Appuntamento domani sera con l’evento: presenti 34 cantine del territorio Il presidente D’Auria: «Attese mille persone, facciamo crescere il nostro prodotto»

PESCARA . Con il calice puntato verso Marte, che dopo la congiunzione con la Luna continua a muoversi nella costellazione del Capricorno, oppure verso Venere, il pianeta più luminoso ancora visibile a Occidente. È “Occhi al cielo”, il tema dell’edizione 2018 di Calici di Stelle, la manifestazione che si terrà domani a Civitella del Tronto.
Ad accogliere gli enoturisti sarà la Fortezza, una delle più grandi opere di ingegneria militare d’Europa. Storia, il fascino delle stelle, le eccellenze del territorio, sono gli ingredienti della kermesse, alla quale è attesa la partecipazione di circa mille persone. Ne parliamo con Nicola D’Auria, presidente nazionale del Movimento Turismo del Vino. D’Auria, 53 anni, di Ortona, è stato eletto durante l’assemblea annuale del movimento che si è tenuta a Roma il 27 marzo scorso.
Presidente, il vino si candida dunque a essere il grande protagonista del rilancio del territorio in chiave turistica?
«Il vino è il motore trainante delle serate che organizziamo da anni nei borghi più belli d’Italia, grazie al lavoro del Movimento. La collaborazione tra Città del Vino e Mtv è si conferma un’arma vincente per la valorizzazione del territorio e dei prodotti che la nostra terra ci offre, e manifestazioni come la nostra Calici di Stelle, aiutano a far crescere sempre più il vino italiano. A partire da questa edizione, inoltre, possiamo contare sul patrocinio di Enit, l’Agenzia nazionale del turismo, un’alleanza che premia i gli sforzi di questi anni per far conoscere in tutto il mondo il vino, e tutto il patrimonio di eccellenze del nostro territorio».
Da Vinitaly a Cantine Aperte, e ora Calici di Stelle, l’interesse per il vino aumenta di anno in anno. Per l’Abruzzo che progetti ha il movimento?
«Sono circa quattro anni che cerchiamo di realizzare in Abruzzo un evento regionale importante. L’obiettivo è promuovere il nostro prodotto, portare gente in cantina, non a ubriacarsi, perché il vino significa innanzitutto eleganza, ma per far vivere un’esperienza emozionale, perché il vino è anche emozione. Il nostro obiettivo è far crescere la cultura del bere consapevole e responsabile. Al vino abbiamo abbinato anche la cucina, il panorama, il borgo. Dopo il Porto Turistico di Pescara e la il Castello Aragonese di Ortona, quest’anno è il turno del favoloso territorio teramano con la Fortezza di Civitella del Tronto ovvero il luogo più visitato d’Abruzzo, con l’obiettivo di far vivere ai winelovers un’esperienza oltre la degustazione».
Quali sono i “numeri” di questa edizione, intesi come cantine che partecipano e visitatori attesi?
«Quest’anno abbiamo avuto un grande riscontro. Sono 34 le cantine che partecipano all’evento e circa mille le persone che si sono prenotate. Alla manifestazione entra solo chi ha prenotato, perché ci teniamo a dare un servizio di un certo livello. Abbiamo coinvolto anche lo chef del ristorante Zunica di Civitella del Tronto, che si occuperà della parte gastronomica».
LE CANTINE. Partecipano Dora Sarchese, Contesa, Agriverde, Cantina Rapino, Emidio Pepe, San Lorenzo, Tenuta Secolo IX, Cantine Spinelli, Valle Martello, Fattoria Licia, Faraone, Tenuta Cerulli Spinozzi, Buccicatino, Azienda Tilli, Marramiero, Cantine Storiche Bosco Nestore, Vaddinelli, Tommaso Olivastri, Torre Zambra, Cantina Tollo, Feudo Antico, Cantina di Ortona, Cantine Mucci, Casal Thaulero, Codice Citra, Vigneti Radica, Podere della Torre, Cantine DiUbaldo, Colle Moro, Cantine Maligni, Marchesi de Cordano, Valori, Cantina Frentana.