L'assessore alla Sanità Nicoletta Verì e il presidente della giunta regionale Marco Marsilio

CONSIGLIO REGIONALE

La maggioranza attinge alle imposte e trova 68 milioni per la Sanità

Via libera al progetto di legge per coprire il buco e che impegna le Asl a predisporre piani di razionalizzazione. Se non lo fanno o non vengono approvati i direttori generali possono essere sostituiti con il commissario / I COMMENTI

L'AQUILA. Il consiglio regionale, nel corso della seduta urgente di che si è conclusa in serata all'Aquila, ha approvato a maggioranza (a favore il centrodestra, contro le opposizioni di centrosinistra) il progetto di legge per «la copertura del disavanzo del servizio sanitario regionale risultante dal conto economico al quarto trimestre 2023». Il provvedimento prevede l'istituzione di un nuovo capitolo sul bilancio 2024 per la somma di 68.593.330 euro.

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Subito dopo l'approvazione, è cominciato l'iter burocratico per la pubblicazione visto che il documento è parte integrante del piano di rientro che il governo regionale è chiamato a presentare il 27 maggio prossimo a Roma, al tavolo di monitoraggio al quale le ex "Regioni canaglia", fra le quali l'Abruzzo, uscito nel 2017, dopo dieci anni, dal commissariamento, sono ancora sottoposte.

In sostanza, la Giunta, propone di utilizzare gli incassi 2024 delle imposte regionali Irap e Irpef per un valore di 35.644.029 euro; la restante parte della somma deriva da economie generate dall'avanzo di amministrazione del rendiconto 2022 (13.997.124 euro) e da quote ricavate da trasferimenti da vari capitoli del bilancio dedicati alla Sanità (18.952.175 euro). Sulla delibera di giunta, portata all'attenzione del consiglio, c'era stato il parere non favorevole del collegio di revisori dei conti; ma la maggioranza ha confermato l'architettura producendo le controdeduzioni del dirigente al Bilancio Luigi Colangelo.

Le critiche delle opposizioni hanno rispettato i tempi contingentati fissati per le ore 20. Il presidente della giunta regionale, Marco Marsilio, e l'assessore alla Sanità Nicoletta Verì hanno difeso l'operato della maggioranza, riconfermata per il prossimo mandato, nei primi cinque di amministrazione.

La legge, inoltre, stabilisce l’obbligo, da parte delle singole Aziende sanitarie locali, di predisporre piani di razionalizzazione delle risorse disponibili al fine di garantire l'efficacia, l'efficienza e la sostenibilità dei servizi sanitari offerti. I piani dovranno essere trasmessi al Dipartimento salute della Regione entro 30 giorni dalla pubblicazione della legge. In caso di mancata approvazione del piano da parte del Dipartimento, la Asl dovrà apportare le modifiche richieste e ripresentarlo entro 30 giorni dalla comunicazione dell'esito negativo dell'istruttoria. I piani devono altresì essere trasmessi alle Commissioni I e V del Consiglio regionale, che previa illustrazione dei contenuti e della sostenibilità da parte del Dipartimento salute, esprimono parere obbligatorio e vincolante, entro i 15 giorni successivi, ai fini dell'approvazione da parte della Giunta.

L'aula, inoltre, ha approvato all'unanimità un ordine del giorno, condiviso da tutti i Gruppi, che in riferimento all'articolo 2 della legge, recita: “Il consiglio regionale ritiene che in caso di mancata approvazione di un piano di razionalizzazione di una Asl, questa è tenuta a ripresentarlo entro 15 giorni dalla comunicazione del diniego. In caso di mancata trasmissione delle modifiche, il Dipartimento provvederà a diffidare il direttore inadempiente affinché proceda entro 10 giorni. Qualora il direttore generale non provveda, la giunta regionale, su proposta dell'assessore alla Salute, potrà disporre la nomina di un Commissario ad acta, sentite le Commissioni I e V del consiglio regionale”.

IL COMMENTO DEL PRESIDENTE DELLA GIUNTA. Marco Marsilio: «Ricopriamo questo deficit senza interventi lacrime e sangue, senza aumentare le tasse, senza tagliare servizi sensibili, con la prospettiva che non appena nei prossimi mesi arriverà l'approvazione dell'assestamento di bilancio, l'accertamento delle maggiori entrate, pareggeremo questo punto. Dobbiamo mettere in evidenza che non è mai esistita una spesa fuori controllo, una sanità in profondo rosso. In cinque anni noi abbiamo ricevuto dallo Stato oltre 13.500 milioni di euro per gestire la sanità pubblica, ne avremo spesi 13.560 meno dello 0,5% in più».

I COMMENTI DI M5S. Erika Alessandrini e Francesco Taglieri, consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle: “La volontà, da parte di questo governo regionale, di andare contro il parere negativo dei revisori dei conti in merito al piano di rifinanziamento del disavanzo sanitario, appare tanto azzardata quanto frutto di una totale mancanza di responsabilità sul piano politico. Cercare di coprire questo disavanzo attingendo ai fondi del TFR/TFS dei dipendenti di Regione Abruzzo testimonia, inoltre, la totale assenza di un progetto virtuoso attraverso il quale ripianare il disastro finanziario che il governo Marsilio ha generato. Una prospettiva pericolosa e allarmante sia da un punto di vista tecnico che politico. Preoccupano anche le parole del Consigliere Gatti che hanno lasciato intendere che ci saranno dei tagli lineari alla sanità abruzzese”.