La natura traina il turismo

Il Parco nazionale d'Abruzzo in cima alle preferenze

CHIETI. Nell'anno nero del mercato delle vacanze italiane, il turismo natura nel Belpaese incrementa fatturato e presenze. E' quanto emerge dai dati presentati ierii, nell'ambito della 21ª edizione di Ecotur in corso, nel centro espositivo della Camera di commercio di Chieti. I dati, contenuti nel nono Rapporto sul turismo natura, elaborato dall'Osservatorio Ecotur (composto da Istat, Enit, università dell'Aquila e Regione Abruzzo), sono stati illustrati dal coordinatore scientifico del team di ricerca, il docente universitario, Tommaso Paolini. I numeri evidenzino come nel 2010 le presenze totali negli esercizi ricettivi ufficiali siano state 99 milioni 75 mila, con un incremento di 0,51 punti percentuali a fronte di un settore che, nel suo complesso, ha perso circa 2 punti percentuali. Un incremento che ha fatto sentire i suoi effetti anche sul fatturato, arrivato a 10,75 miliardi di euro sul piano nazionale (+0,34 per cento).

Sono i parchi e le aree protette il segmento più interessante, che cattura l'attenzione del 34 per cento del turismo natura, seguito dalla montagna (20 per cento), dal turismo rurale (12 per cento), dal segmento mare-riserve marine (10 per cento) e Borghi più belli d'Italia (9 per cento).

Nel 2010 i tour operator italiani hanno premiato il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise quanto a richieste (24 per cento), seguito dal Parco nazionale del Gran Paradiso (22 per cento) e dalle Cinque terre (23 per cento). Seguono, nella top ten, lo Stelvio (16 per cento), il Pollino (15 per cent), il Circeo (11 per cento), l'Arcipelago Toscano (9 per cento), la Maiella (8 per cento) e la Sila 7%).

Fra i tour operator stranieri la graduatoria viene in testa alle richieste invece le Cinque Terre, seguite da Dolomiti Bellunesi, Appennino Tosco-Emiliano, Arcipelago Toscano, Vesuvio, Abruzzo, Gran Paradiso, Gennargentu, La Maddalena e Stelvio.

I turisti italiani scelgono questo tipo di vacanza prevalentemente per le attività sportive (42 per cento), l'enogastronomia (19 per cento), il relax (16 per cento) e la riscoperta delle tradizioni (13 er cento), mentre gli stranieri subito dopo le attività sportive (36,7 per cento) prediligono le visite nei borghi (20,5 per cento), le passeggiate nella natura (19,2 per cento), l'osservazione di flora e fauna (12,8 per cento) e il benessere presso centri specializzati come spa (10,8 per cento).

Se il 2010 si è chiuso positivamente per il sistema turistico della natura, i prossimi mesi si prospettano ulteriormente positivi: per il 2011 il 50 per cento dei tour operator stima che il movimento turistico sarà in aumento, cifra destinata ad aumentare al 70 per cento per il 2012.

Alla presentazione del Rapporto hanno partecipato alcuni dei protagonisti del Rapporto, come la dirigente del servizio statistiche sull'attività dei servizi Istat, Laura Romano, il presidente di Ecotur, Enzo Giammarino, il funzionario della Regione Abruzzo, Quirino Morelli, il direttore dei Borghi più belli d'Italia, Umberto Forte.

«Questo è un Rapporto estremamente atteso dal settore», ha spiegato Giammarino, «perché è il primo studio scientifico di altissimo profilo. Stimiamo esclusivamente le notti trascorse nelle aree protette e nei Borghi più belli d'Italia e per questo i nostri dati sono reali, confermati ogni giorno da chi vive la destinazione. Il fatto che il turismo natura sia cresciuto anche nel 2010, specie grazie alla presenze straniere, dimostra il grande potenziale di incremento di questo segmento».

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