Abruzzo

L’abbraccio dell’Abruzzo ai ciclisti paralimpici: “Qui per superare i nostri limiti”

4 Agosto 2025

La Nazionale di Addesi si allena sulle montagne di Campo Felice per preparare il Mondiale in Belgio. Passacantando (Coni): «Orgogliosi di accogliere questi grandi atleti, ogni pedalata è una sfida vinta»

L’Abruzzo conferma il suo forte legame con lo sport paralimpico. Con atleti che in questa terra cercano le loro storie di riscatto, per superare i limiti dettati dalla disabilità. Per il terzo anno – il secondo consecutivo – Campo Felice nell’Aquilano è la sede per il ritiro della Nazionale italiana di ciclismo paralimpico guidata dal commissario tecnico Pierpaolo Addesi, originario di Torrevecchia Teatina. «È il terzo anno che ci alleniamo su queste montagne» precisa il ct Addesi «il secondo consecutivo a Campo Felice, una zona perfetta per la preparazione, soprattutto per l’e-bike: c’è pochissimo traffico e un altopiano di circa dieci chilometri che consente allenamenti efficaci».

Il ritiro è cominciato mercoledì scorso e si concluderà mercoledì 13 agosto. La squadra è al lavoro in vista dei Mondiali di Ronse (Belgio), in programma dal 28 al 31 agosto prossimi. «Dopo le otto medaglie alle Paralimpiadi di Parigi, puntiamo a confermarci. In questi quindici giorni stiamo curando ogni aspetto tecnico. Lavoriamo sodo per arrivare al top».

Sono ventitrè gli atleti convocati per i Mondiali, ma con l’inserimento di sette ragazzi con disabilità intellettiva il gruppo sale a trentaquattro atleti totali, contando anche le guide dei tandem.

«La squadra è stata rinnovata profondamente» spiega Addesi «ci sono alcuni veterani, ma tanti volti nuovi. Stiamo costruendo anche in prospettiva Los Angeles 2028». Tra i nomi su cui si concentrano le aspettative: Riccardo Stacchiotti, ex professionista passato al paralimpico dopo un incidente, e Claudia Cretti, anche lei con un passato nel ciclismo professionistico.

«Stacchiotti ha esperienza e classe» dice Addesi «e lo sta dimostrando. Anche i tandem, maschili e femminili, stanno crescendo molto, così come la giovane Noemi Eremita, alla sua prima stagione da guida».

Impossibile non citare le “certezze”: Luca Mazzone, Fabrizio Cornegliani, Mirko Testa, Martino Pini, Davide Cortini. «Sono atleti affidabili, da podio. Ma mi aspetto anche sorprese da nuovi ingressi: sarà un Mondiale con tanti punti interrogativi e molte possibilità».

Grande novità del ritiro 2025 è l’integrazione di sette giovani con disabilità intellettiva. «Si parla tanto di inclusione, ma metterla in pratica è difficile» osserva Addesi «abbiamo condiviso tre giorni con questi ragazzi ed è stata un’esperienza che ha arricchito tutti. Hanno mostrato determinazione e spirito agonistico altissimo. Spero non sia un caso isolato, ma un primo passo verso qualcosa di più strutturato».

Addesi conosce bene l’impatto dello sport, anche personale: «Da ex atleta paralimpico posso dire che mi ha cambiato la vita. Ti aiuta ad accettare la tua condizione, a ritrovare fiducia. Oggi il movimento è cresciuto, anche grazie all’impegno delle federazioni e del Comitato paralimpico. Ci si sta attrezzando meglio anche dal punto di vista tecnico per affrontare le diverse disabilità. La direzione è giusta: tra qualche anno vedremo una piena integrazione tra atleti paralimpici e normodotati, già oggi condividiamo ritiri e allenamenti. È un grande, importante segnale».

Il Coni Abruzzo, guidato dal presidente Antonello Passacantando, sostiene con convinzione questa esperienza, riconoscendone il profondo valore umano: «Non è solo sport e medaglie, ma inclusione, dignità e possibilità. Ogni atleta rappresenta una storia di resilienza: ogni pedalata, una sfida vinta. Un messaggio potente che l’Abruzzo è orgoglioso di accogliere e condividere con l’Italia. Esperienze così mostrano che lo sport sa andare oltre i limiti, aprendo strade di speranza concreta».

A sottolineare l’importanza dell’evento anche il capogruppo di Fratelli d’Italia in consiglio regionale, Massimo Verrecchia: «Accogliere la nazionale italiana di ciclismo paralimpico a Campo Felice è motivo di grande orgoglio per l’Abruzzo. Il nostro territorio si conferma ideale non solo dal punto di vista logistico e ambientale, ma anche come luogo di accoglienza e inclusione. Ringrazio Addesi per il suo impegno costante: il suo lavoro rappresenta una straordinaria eccellenza sportiva e umana per tutta la nostra regione».