L’Antitrust contro Ryanair: multa da 255 milioni di euro

Scatta l’accusa di «abuso di posizione dominante»: «Così ostacola la concorrenza». In Abruzzo la compagnia opera quasi da monopolista: il 97% dei passeggeri vola proprio con Ryanair
PESCARA. «Abuso di posizione dominante, da aprile 2023 ad almeno aprile 2025». È questa la contestazione che l’Antitrust muove contro la Ryanair, compagnia aerea low cost irlandese che ormai è il primo vettore d’Italia. Ryanair detiene «una quota di mercato significativa» pari al 38-40% e «in continua crescita». Il provvedimento dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato è lungo 195 pagine e si conclude con una sanzione di oltre 255 milioni di euro al colosso dei cieli: secondo l’Antitrust, è il prezzo da pagare per avere in mano «un significativo potere di mercato e la capacità di agire in misura indipendente da concorrenti e consumatori». Ma quella multa, paragonata ai conti Ryanair, sembra la contravvenzione per un divieto di sosta: «L’importo della sanzione, pari a 255.761.692 euro, non supera il massimo edittale del 10% del fatturato consolidato globale, risultante nell’ultimo bilancio approvato dell’anno fiscale 2025, pari a 13,949 miliardi», recita il testo firmato dal presidente dell’Autorità, Roberto Rustichelli.
100% ABRUZZO
Secondo i dati dell’Antitrust, all’aeroporto d’Abruzzo, Ryanair opera quasi da monopolista: dal 2022 al 2024, la compagnia aerea è protagonista di un crescendo rossiniano passando dal 76% dei passeggeri trasportati in Italia nel 2022, all’89% del 2023 fino al 100% del 2024. È il valore più alto d’Italia che ricorre a Pescara e in altri due scali: Treviso e Rimini. Considerando i passeggeri totali dello scalo di Pescara, le prestazioni di Ryanair dicono 86% nel 2022, 89% nel 2023 e 97% nel 2024: un aumento costante e senza tanta concorrenza, anzi con la spinta delle istituzioni fino alla decisione di cancellare le addizionali comunali con l’obiettivo dichiarato di tenere basso il prezzo dei biglietti e aumentare i passeggeri. Nel provvedimento dell’Antitrust, è citato proprio il caso dell’aeroporto abruzzese: «Nei 31 scali in cui opera quest’anno, la low cost – considerando tutti i tipi di collegamenti – ha il 100% a Forlì e Trapani, il 90% a Roma Ciampino e Pescara, quasi l’80% a Bergamo, terza struttura del Paese per passeggeri transitati».
LE MANI SUGLI INCENTIVI
Il provvedimento dell’Antitrust parla anche degli incentivi pubblici accordati alla compagnia aerea, come quelli decisi in Abruzzo: «Ryanair rappresenta, a oggi e con il venir meno dell’incumbent nazionale Alitalia, il vettore aereo che raggiunge il più ampio numero di aeroporti in Italia e che», sottolinea l’Antitrust, «è il primario destinatario delle risorse di incentivazione per il traffico aereo da parte degli aeroporti italiani, che erogano a Ryanair oltre il 60% del totale delle risorse economiche messe a disposizione». Sui documenti, la somma totale è coperta da una serie di omissis.
AGENZIE DI VIAGGIO OSTACOLATE
A Ryanair si contesta di aver ostacolato le agenzie di viaggio per portare i clienti direttamente sul suo sito: «Le condotte appaiono determinare la scomparsa di soluzioni di viaggio convenienti da parte delle agenzie di viaggio online e fisiche, con tutele legate all’acquisto congiunto di servizi turistici differenti. Esse appaiono parimenti idonee a ridurre ancor di più il ruolo delle agenzie fisiche, che sono un punto di riferimento per talune categorie di utenti maggiormente fragili (anziani, consumatori più vulnerabili in ragione della minor conoscenza degli strumenti informatici e finanziari), fornendo servizi di assistenza e guida all’acquisto. Le condotte sono state via via inasprite in attuazione di un disegno unitario e articolato di contrasto delle Ota, e a cascata delle agenzie fisiche». L’Antitrust è certa: «Le evidenze documentali attestano il chiaro intento di ostacolo delle agenzie».
(QUASI) ESCLUSIVA RYANAIR
Secondo le carte dell’Antitrust, negli scali italiani, Ryanair si muove quasi da esclusivista con il potere di frenare i concorrenti e orientare le scelte dei clienti secondo un binario obbligato: «La posizione dominante deriva, oltre che da quote di mercato significative (38-40% dei passeggeri trasportati nell’insieme di rotte da/per l’Italia) e in continua crescita, anche da numerosi altri indicatori. Tutti questi indicatori contribuiscono ad attribuire a Ryanair un significativo potere di mercato e la capacità di agire in misura indipendente da concorrenti e consumatori, anche considerando il significativo distanziamento rispetto alle performance dei principali vettori concorrenti».
«STRATEGIA COMPLESSA»
Secondo l’Antitrust, «Ryanair ha attuato una complessa strategia per bloccare, ostacolare o rendere più difficile e/o economicamente o tecnicamente oneroso l’acquisto dei voli di Ryanair sul sito ryanair.com da parte delle agenzie di viaggio, Ota e fisiche, in combinazione con voli di altri vettori e/o con altri servizi turistici e assicurativi. In particolare, è emerso che Ryanair ha iniziato, a fine 2022, a vagliare una serie di ipotesi di ostacolo alle agenzie di viaggio, che si sono poi concretizzate, a partire da metà aprile 2023, in interventi di intensità via via crescente». Questi i meccanismi al centro dell’indagine dell’Antitrust: «In una prima fase, Ryanair ha introdotto procedure di riconoscimento facciale destinate agli utilizzatori dei biglietti acquistati tramite agenzia sul proprio sito. In una seconda fase – a fine 2023, a istruttoria avviata – Ryanair ha bloccato in modo totale o intermittente i tentativi di prenotazione da parte delle agenzie di viaggio sul proprio sito (ad esempio, tramite il blocco dei mezzi di pagamento e la cancellazione massiva degli account legati a prenotazioni effettuate dalle Ota). In una terza fase, a inizio 2024, Ryanair ha imposto accordi di partnership alle Ota e, in seguito, di Travel agent direct alle agenzie fisiche, con condizioni limitative della possibilità delle agenzie di offrire il volo Ryanair combinato con altri servizi, utilizzando quale strumento di “persuasione” il blocco intermittente delle prenotazioni e un’aggressiva campagna di comunicazione nei confronti delle Ota che non sottoscrivevano questi accordi (“Ota pirata”). Ad aprile 2025, Ryanair – rendendo disponibile alle Ota la soluzione completa whitelabel iFrame – ha fornito l’integrazione delle applicazioni informatiche (Api) che, ove ben implementate, permettono di ripristinare corrette condizioni di concorrenza nel mercato a valle dei servizi turistici».
«CONCORRENZA RIDOTTA»
L’Antitrust conclude che «le condotte accertate, in definitiva, hanno pregiudicato la possibilità delle agenzie di acquistare voli Ryanair per combinarli con i voli di altri vettori e/o servizi turistici aggiuntivi, riducendo la concorrenza, diretta e indiretta, esercitata dalle agenzie stesse e, di conseguenza, la qualità e quantità di servizi turistici offerti ai consumatori».

