Spumanti Trabocco nella sede di VinCo

VINO

Le prime Feste delle bollicine abruzzesi con Trabocco

Gli spumanti alla prova del mercato di Natale e Capodanno e presentati con l'esclusivo PanBocco di Vinceslao Ruccolo. L'obiettivo? Far perdere l'abitudine di generalizzare il prodotto

ORTONA.  Non sono Feste come tante quelle che stanno per attraversare le vigne d' Abruzzo. Sono le prime nelle quali viene stappato lo spumante abruzzese, le "bollicine abruzzesi" che hanno fatto irruzione nel già ricco mercato degli spumanti.

Sono dieci le cantine che hanno condiviso questo progetto che porta un nome a prima vista presuntuoso, VinCo, ma che in realtà ha solo le iniziali di Vino e cooperativa. Azienda nata nel 2018 dalla passione di un gruppo di vignaioli (in primis Cantina sociale di Ari, Coltivatori diretti Tollo, Eredi Legonziano, Michele Arcangelo, San Nicola, Sannitica, San Zefferino, Sincarpa, Villamagna, Citra) con la collaborazione anche della Regione e che dopo aver inaugurato la sua struttura a Ortona, l'ha aperta in occasione di tre  Open days nei quali ha abbinato i prodotti artigianali del maestro panettiere Vinceslao Ruccolo dell'Arte del pane di San Vito.

PanBocco e bollicine Trabocco

VinCo ha nel suo core business la valorizzazione della predisposizione alla spumantizzazione con metodo Italiano (o Martinotti, non il metodo Classico) delle uve autoctone quali Passerina, Pecorino, Trebbiano, Montonico, Cococciola e Montepulciano d’Abruzzo, caratterizzate da alta acidità e bassa gradazione.

Ambizioso, ma non può essere altrimenti è, sì, l'obiettivo: far perdere l'abitudine di andare al bar e ordinare genericamente un prosecco confondendo in realtà il prodotto. Si arriverà al punto in cui al bar si sentirà dire "Prego, le bollicine abruzzesi"? Una mission che equivale come un'impresa a livello nazionale, ma che sta facendo i primi passi, come in questo Natale.

Per arrivarci è stato scelto come marchio collettivo il nome Trabocco, perché potesse subito dare un riferimento regionale e raccontare il profumo del mare e della storia abruzzese. Quattro le tipologie di Trabocco, di cui due monovarietali – Pecorino e Passerina –, un rosé e una cuvée cento per cento brut di uve da vigneti bio prodotte con le indicazioni dell'enologo Lino Olivastri e la guida del presidente Luciano Di Labio.

Gli Open days sono anche stati occasione per presentare e apprezzare un prodotto esclusivo nato dalla collaborazione tra VinCo e il maestro Ruccolo: il “PanBocco”, il pane salato per Natale con gli ingredienti rigorosamente abruzzesi e lievitazione a 36 ore: Ventricina del Vastese, Peperone dolce di Altino, Pecorino abruzzese, Olio Evo assolutamente niente burro e le bollicine Trabocco Rosé.

Del PanBocco c'è già grande richiesta. Dello spumante abruzzese Trabocco, i primi dati sembrano incoraggianti, ma VinCo attende con prudenza i risultati dopo Natale e Capodanno. A Ortona fanno notare che la strada da fare è lunga, così come i margini di condivisione da parte della filiera agricola certificata “made in Abruzzo” continuano ad essere alti. Anche la cooperativa delle bollicine vive sugli umori altalenanti che contraddistinguono tante cantine e rendono sempre agitato il movimento. Ma si sa, nelle famiglie numerose è difficile andare tutti d'accordo. E alla fine come al solito sarà il mercato a parlare. Intanto, si può fare il primo cin-cin... con il Trabocco delle bollicine abruzzesi. (a.mo.)

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