ABRUZZO

Marineria in protesta contro il caro gasolio: continua lo sciopero / VIDEO

Ieri incontro a Pescara dei rappresenti di Abruzzo, Marche e Molise

PESCARA. Si allarga la protesta della marineria contro il caro-gasolio. Ieri rapresentanti della marineria di Pescara, di Ortona, di Vasto, di Termoli, di San Benedetto e di Civitanova si sono dati appuntamento ieri pomeriggio al porto di Pescara per programmare le azioni di protesta, già in atto da due giorni con uno sciopero. 

I rappresentanti dei pescatori sono andati prima a Viareggio, poi a Livorno e infine questa mattina a Porto Santo Stefano. Qui però hanno incontrato problemi perché non tutti gli armatori hanno voluto aderire alla protesta.   

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Caro-gasolio, la protesta delle marinerie
Delegazioni abruzzesi, molisane e marchigiane si incontrano prima a Pescara e poi in altri porti

Da due giorni è ripreso lo sciopero di molte marinerie italiane fra cui quella di Pescara contro il caro gasolio. Dopo numerosi incontri, fra cui quello che si era tenuto due settimane fa all'Aurum di Pescara, è stata presa la decisione di non andare in mare.

Da mesi le marinerie protestano per il consistente aumento del gasolio che sta portando sul lastrico gli armatori che ormai non riescono più a coprire neanche le spese. Del problema erano stati investiti anche i parlamentari abruzzesi e la Regione Abruzzo.

Nei giorni scorsi anche alcune associazioni di categoria, fra cui la Confcommercio di Pescara, per bocca del presidente Riccardo Padovano avevano lanciato l'allarme sul rischio concreto di non vedere più il pesce locale sulle tavole dei locali e delle famiglie abruzzesi.