Automotive Atessa

Marsilio a Stellantis: «Investimenti concreti su Atessa, preoccupa la crisi dell’Automotive». I sindacati: “Restano molti dubbi”

18 Luglio 2025

Il presidente della Regione, Marco Marsilio, ha fatto il punto della situazione dello stabilimento di Atessa, al termine dell'incontro di oggi all'Aquila con i vertici di Stellantis, i sindacati e l'assessora alle Attività produttive Tiziana Magnacca

L’AQUILA. "Costringere le aziende a vendere un certo numero di veicoli elettrici, soprattutto furgoni, che il mercato non richiede, e multarle se non ci riescono, è una follia che dobbiamo scongiurare". Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, al termine dell'incontro che si è tenuto oggi  all'Aquila, nella sede regionale, con i vertici di Stellantis, i sindacati e l'assessora alle Attività produttive Tiziana Magnacca, per fare il punto sulla situazione dello stabilimento di Atessa (Chieti). "La crisi dell'automotive preoccupa - ha aggiunto - perché è globale e ha ripercussioni anche sul nostro territorio, con una realtà come Atessa che, persino nei tempi del Covid, aveva mantenuto livelli produttivi alti. È ora che l'Europa prenda coscienza delle conseguenze delle sue scelte".

Marsilio ha sottolineato di essere in stretto contatto con il governo nazionale: "Il ministro Urso è a Parigi e Berlino per incontrare i suoi omologhi francesi e tedeschi e portare avanti una richiesta forte alla Commissione europea per modificare regole che considero autolesionistiche. Continuare così significa alimentare lo spettro di chiusure e fallimenti anche per grandi gruppi come Stellantis".

Il presidente ha chiesto all'azienda "segnali concreti di volontà d'investimento a lungo termine su Atessa e sull'Abruzzo", rilanciando il valore strategico di una filiera produttiva locale: "È necessario - ha detto - proteggere la filiera corta, investire qui anziché dipendere da componenti prodotti in India o altrove. In un contesto globale sempre più instabile, avere una produzione in un territorio sicuro e pacifico come il nostro è una scelta di buon senso". Infine, Marsilio ha parlato della possibilità di rafforzare la ricerca e sviluppo sul territorio e ha proposto la creazione di un impianto dedicato all'economia circolare, per la riconversione dei veicoli a fine vita: "Un progetto che può fare di Atessa un punto di riferimento anche per il recupero di materie prime e seconde, alimentando la fabbrica del futuro". 

                                              MAGNACCA

Il tavolo regionale per Stellantis ha confermato la centralità del sito abruzzese di Atessa (Chieti), ribadendo, secondo quanto riferito dall'assessore Tiziana Magnacca, che "non verrà chiuso, nonostante le difficoltà legate alla transizione verde e ai cambiamenti geopolitici che colpiscono l'industria automobilistica europea". L'assessore Magnacca ha fatto il punto al termine dell'incontro convocato dalla Regione Abruzzo con i vertici dell'azienda. Presenti anche il governatore Marco Marsilio e i sindacati.

La Regione ha avanzato richieste precise, sottolineando il valore strategico del sito per il futuro del settore. Magnacca ha evidenziato che, oltre alla conferma degli investimenti ad Atessa (Chieti), è fondamentale la possibilità di "rispalmare" parte degli impegni assunti dal manager Jean-Philippe Imparato con il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. "Un punto particolarmente strategico - ha sottolineato Magnacca - riguarda il sito Marelli di Sulmona, considerato cruciale per la Regione, insieme al sostegno all'indotto locale". Un'altra richiesta dei vertici regionali riguarda un maggior impegno in ricerca e sviluppo, con l'ambizione di riportare in Italia, e idealmente in Abruzzo, attività cruciali. La Regione ha inoltre proposto di puntare sulla produzione di veicoli elettrici, con l'idea di recuperare i veicoli a fine vita attraverso l'economia circolare, generando nuove opportunità occupazionali. Infine, l'assessore ha dichiarato che è "importante continuare a collaborare con gli organismi preposti in Ue per promuovere una transizione giusta e democratica", chiedendo anche il riconoscimento della neutralità tecnologica. Azioni sono in corso anche all'interno dell'Assemblea delle Regioni dell'Automotive (Ara) per superare i vincoli normativi che ostacolano il sostegno alle imprese del settore.

                                         SINDACATI

"Usciamo dall'incontro con alcune conferme, ma anche con molti dubbi. Non possiamo rassicurare chi ogni giorno tiene in piedi l'economia industriale di questa regione. L'unica cosa che oggi le lavoratrici e i lavoratori chiedono è chiarezza e certezze per il loro futuro". Lo affermano in una nota congiunta Fiom Chieti, Fiom Abruzzo Molise e Cgil regionale al termine del tavolo regionale sull'automotive che si è tenuto questa mattina nella sede della Regione Abruzzo di Pescara, alla presenza dell'assessore Tiziana Magnacca, del presidente Marco Marsilio e dei vertici Stellantis.

Per la Fiom l'incontro non ha dato risposte concrete rispetto alla crisi in atto nello stabilimento di Atessa (Chieti) e nell'indotto. "Abbiamo evidenziato - si legge in una nota - la mancanza di investimenti rispetto ad altri stabilimenti del gruppo, come quello di Gliwice, in Polonia, dove invece si è già intervenuti. A fronte dei 6.000 addetti dell'ex Sevel, oggi si rischia di chiudere il 2025 con meno di 4.500 lavoratori, coperti da contratti di solidarietà". "Stellantis - riferisce la Fiom - ha confermato la validità delle dichiarazioni dell'ad Imparato come 'esempio estremo', ma ha ribadito le difficoltà legate ai costi energetici e alla normativa europea. I sindacati hanno chiesto l'apertura urgente di un tavolo nazionale sull'automotive presso Palazzo Chigi".

Preoccupazioni condivise anche dalla Uil Abruzzo. "Il management ha confermato le incertezze sulla tenuta del mercato dell'auto in Europa - ha dichiarato il segretario regionale Michele Lombardo - Chiediamo a Regione e Governo un impegno forte per salvaguardare un settore che in Abruzzo dà lavoro a oltre 28 mila famiglie. E' il momento di invertire la rotta: servono investimenti su Atessa e sull'intera filiera, dalla Marelli di Sulmona alla Denso di San Salvo".

                                   ACCORDO DI FORNITURA 

Stellantis Pro One, la business unit di Stellantis dedicata ai veicoli commerciali, ha concluso un accordo con Sic Europe, azienda che opera nel settore del trasporto, della logistica e del facility management. L'intesa prevede la fornitura di 1.200 veicoli entro la fine dell'anno prodotti nello stabilimento Stellantis di Atessa (Chieti), di cui 600 già consolidati nel primo semestre, tutti i modelli del segmento large: Fiat Ducato, Opel Movano Citroën Jumper e Peugeot Boxer. "Con questo accordo, Stellantis Pro One conferma il proprio impegno nel mettere il cliente al centro, offrendo la giusta soluzione per ogni esigenza operativa" spiega Domenico Gostoli - Lcv Business Unit Director per Stellantis Italia. "La nostra gamma multibrand, con i nostri servizi finanziari di Stellantis Financial Services e di assistenza post vendita, sono pensati per accompagnare a 360 gradi la transizione verso molteplici esigenze di mobilità in termini di efficienza, sostenibilità e flessibilità" Sic Europe, attiva su tutto il territorio nazionale e internazionale, dispone di oltre 3.000 mezzi per le consegne last mile, inclusi veicoli elettrici e a temperatura controllata. L'azienda si distingue per un approccio orientato all'innovazione e alla sostenibilità, con l'obiettivo di convertire progressivamente il 40% della propria flotta in veicoli a zero emissioni.