Franco Marini con l'inseparabile cappello degli Alpini

L'ABRUZZO IN LUTTO

Morte di Marini, il saluto degli alpini abruzzesi: "Sempre con il nostro cappello sotto braccio"

Il ricordo del presidente della sezione Ana: appena poteva scappava da noi, era favorevole al ritorno della naja. Il sindaco di San Pio delle Camere: "Battute sulla sua mancata elezione al Quirinale"

PESCARA. Gli alpini abruzzesi lo piangono, perchè «Franco Marini era l'Alpino abruzzese con la A maiuscola». Così Pietro D'Alfonso, presidente della Sezione Abruzzo dell'Ana (associazione nazionale alpini), ricorda con affetto Franco Marini, perché «nessuno di noi si può dimenticare che appena poteva scappava da noi, ex alpino semplice, col cappello con la penna sotto al braccio che si infilava sulla testa alla prima occasione».

D'Alfonso ricorda all'agenzia Ansa come anche da presidente del Senato, Marini da solo, prendeva la macchina e si presentava agli incontri: «Era iscritto alla sezione di Barisciano, lui che era nato a San Pio delle Camere - prosegue D'Alfonso - direi che è nella storia vera dell'alpinità abruzzese: anche il suo passo era da alpino, cadenzato, lento ma sicuro, come se ogni volta mettesse il piede su una roccia pericolosa».

Quanto il Marini politico e sindacalista era vicino all'Alpino Marini Franco? «Lui anche da alpino si sforzava di far capire che bisognava sempre stare dalla parte di chi era in difficoltà, vicino agli altri, e lo diceva sempre, tra un canto e un bicchiere di birra nei nostri raduni. E diceva sempre che bisognava far tornare la naja negli alpini, era d'accordo con la proposta del servizio militare di leva accorciato. È un dolore per noi, ci rappresentava davvero».

A San Pio delle Camere è intanto stato proclamato il lutto cittadino. E"' stato per noi una persona straordinaria, sempre presente, e un politico di primissimo ordine che non ha mai dimenticato la sua terra nonostante gli altissimi incarichi. Il nostro paese sicuramente lo ricorderà con il cuore e con celebrazioni" è il pensiero del sindaco Pio Feneziani: "La notizia ci ha colto all'improvviso, nella mia mente scorrono 40 anni di ricordi in virtù di un'amicizia sincera". Feneziani ricorda che a San Pio delle Camere Marini era venuto l'ultima volta per le feste di Natale e fine anno nel 2019: «Poi con il Covid non lo abbiamo più visto, non so se è venuto a fare visita al cimitero dove riposa la moglie, l'ho sentito alcune volte al telefono, sulle sue condizioni ci informava il cugino Leonello". "Era uscito dal Covid, ma evidentemente il suo fisico era indebolito - continua Feneziani - Fino alla fine è stato lucido, come lo abbiamo conosciuto quando ci vedevamo. È stato per noi un punto di riferimento, sempre legato alla sua terra. Ricordo che nel 2018 è venuto per essere presente all'inaugurazione della sede comunale, ristrutturata dopo i danni del terremoto". Il sindaco rivela che "Marini, persona molto intelligente, aveva elaborato anche la delusione per la sconfitta nella corsa alla presidenza della Repubblica nel 2015, tanto che a volte uscivano fuori anche delle battute su quel passaggio storico".

Secondo quanto si è appreso, Marini sarà sepolto nel cimitero di San Pio delle Camere accanto alla moglie.